Bollette pazze, fenomeno in crescita a Mestre
MESTRE. Bollette pazze, da inizio anno a oggi sono stati 539 i cittadini, per la maggior parte provenienti dal Veneto, che si sono rivolti all'Adico per vedersi riconoscere i propri diritti: essere risarciti in caso di fatturazioni errate, "esose", mai pervenute oppure ottenere il ripristino del servizio interrotto a causa di calcoli inesatti o per presunta morosità, spesso senza preavviso da parte della società erogatrice. La maggior parte delle pratiche aperte dallo staff legale dell'Associazione Difesa Consumatori, oltre il 30%, riguarda controversie aperte contro Eni Spa, il 24% contro Enel Spa. I dati raccolti fin'ora evidenziano un aumento dell'8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Il 31% delle diffide partite dall'Adico riguarda problemi con l'erogazione del gas per il riscaldamento. Emblematico, ad esempio, la vicenda della pensionata di Favaro Veneto, Rosanna Busetto, 72 anni, che lo scorso marzo aveva addirittura trascorso una nottata nella sede dell'Adico in segno di protesa. Alla signora, costretta a stare al freddo in pieno inverno, erano arrivate tre bollette "pazze" intestate a un contatore diverso dal suo: l'Eni le aveva staccato l'utenza domestica del gas senza preavviso. Oppure ancora il caso di un cittadino di Mirano, Franco Dal Corso, che si era visto arrivare una bolletta da 20mila euro a causa del malfunzionamento del contatore. Entrambe le vicende si sono risolte positivamente con il ripristino dell'utenza e con lo storno della fattura errata.
Altra partita riguarda invece tutte le vertenze aperte con i vari gestori telefonici: problemi con addebiti non giustificati nè documentati, difficoltà a recedere dai contratti o a cambiare gestore, attivazione di servizi o abbonamenti non richiesti. Su 160 diffide partite da gennaio a oggi, il 27% riguarda Vodafone, il 22% Telecom, il 14% Tim, il 12% Wind/Infostrada, il 16% TeleTu, il 9% H3G.
Nel Veneziano si registrano invece 41 casi di cittadini alle prese con problemi con Veritas: bollette mai ricevute, recapitate svariati anni dopo l'effettivo consumo, o inviate oltre la scadenza, conguagli esorbitanti, fatturazioni di importi ad indirizzi sbagliati.
"Mancano gli interlocutori, gli uffici territoriali non sono raggiungibili o sono inesistenti, i call center rispondono dall'altra parte del mondo, le tempistiche di risoluzione sono sempre incerte: le difficoltà che i cittadini devono affrontare sono infinite e per lo più aggravate dall'uso dei sistemi tecnologici che non fanno altro che aumentare i disservizi e i malumori - commenta Carlo Garofolini, presidente Adico - Dall'altro lato abbiamo a che fare con società che certo non si preoccupano di salvaguardare le reali esigenze dei consumatori e non si fanno scrupolo a passare tutta la pratica al recupero crediti".
Per ricevere l'assistenza dell'Adico rivolgersi allo Sportello Debiti e Crediti chiamando al numero 041.5349637 in orario d'ufficio dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30, il venerdì dalle 9 alle 12.30.
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