Bollette del Demanio «Le soluzioni ci sono»

SOTTOMARINA. «Le soluzioni per chiudere velocemente i contenziosi con il Demanio per l’area vecchia di Sottomarina e per viale Mediterraneo già ci sono, bastava che il sindaco mi chiamasse e gli...

SOTTOMARINA. «Le soluzioni per chiudere velocemente i contenziosi con il Demanio per l’area vecchia di Sottomarina e per viale Mediterraneo già ci sono, bastava che il sindaco mi chiamasse e gli avrei risparmiato il viaggio a Roma». Con un pizzico di sarcasmo l’ex assessore Mauro Mantovan (Pd) interviene sulla vicenda delle cartelle esattoriali pazze arrivate a centinaia di famiglie, a cui il Demanio contesta la proprietà dei terreni su cui sorgono le abitazioni e al “possesso contestato” per viale Mediterraneo.

«Casson, dopo quattro anni di delega al Demanio», spiega Mantovan, «finalmente ha preso in mano problemi devastanti e si è recato dai dirigenti romani, tornando però solo con promesse. Dopo l’incontro, Casson ha parlato di tutto tranne che delle soluzioni che già sono state individuate». Nei giorni scorsi Mantovan ha incontrato il sottosegretario alle finanze Pierpaolo Baretta per disquisire proprio delle vie di uscita. «Non serve fantascienza», precisa Mantovan, «basta che sindaco e giunta approvino l’acquisizione al patrimonio comunale della scheda Veb0676 (Lusenzo di Sottomarina), pronta da mesi e deliberata in fretta dal Demanio centrale. In attesa che Casson ci pensi, noi perseguiremo anche le modifiche legislative per dare modo ai residenti di acquistare solo il fondo, come è successo anni fa per Brondolo». Su viale Mediterraneo la soluzione, già individuata, si è invece complicata per un parere negativo dell’Avvocatura di Stato. «La Direzione centrale del Demanio», precisa Mantovan, «aveva già preparato il decreto per cancellare il possesso contestato, ma l’Avvocatura ha posto il veto ipotizzando danni erariali a carico del dirigente che avesse firmato il decreto. Ora dobbiamo concentrarci per rimuovere questo ultimo ostacolo». (e.b.a.)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia