Bolkenstein già applicata tre volte

Il sindaco Nesto: «La prima concessione era avvenuta nel 2011»

CAVALLINO. «Qui è dal 2011 che le concessioni balneari vanno all’asta in evidenza pubblica seguendo le indicazioni della Bolkestein». Lo conferma il sindaco, Roberta Nesto all’indomani dei primi pronunciamenti sulle indicazioni della Corte Europea in tema di concessioni demaniali. Sono infatti già tre gli stabilimenti balneari del litorale conosciuto come leader europeo del turismo open air, già assegnati seguendo la formula dell’evidenza pubblica. Le concessioni dei tre stabilimenti balneari di Faro Valle Dolce, di Ca’ Ballarin e Ca’ pasquali sono andate in gara secondo le indicazioni della direttiva servizi Bolkestein in quanto nuove concessioni previste dal piano dell’arenile approvato nel 2007: la prima concessione è andata in gara nel 2011, la seconda e la terza sono andate in gara rispettivamente nel 2013 e nel 2014.

C’è stato anche un contenzioso su una di queste gare ma il Tar del Veneto ha confermato la correttezza delle procedure attivate dall’amministrazione comunale con sentenza arrivata a settembre 2015. «Qui da anni abbiamo adottato il criterio di applicazione della direttiva servizi europea in caso di concessioni relative a stabilimenti», spiega il sindaco, «auspicherei che venisse mantenuto il doppio binario. Mi spiego meglio: che si possa procedere col rinnovo dove ci sono concessioni preesistenti sulle quali sono stati effettuati investimenti, mentre dove ci sono concessioni nuove si possa procedere col bando europeo. Siamo in attesa della sentenza definitiva per sapere come porci di fronte a questo tema». «C’è da fare una amara considerazione comunque», conclude la Nesto, «negli altri paesi tutti sono riusciti a tutelare le loro tipicità mentre noi non abbiamo tutelato il bene arenile con la ripercussione negativa della diminuzione degli investimenti sulla qualità delle spiagge».

Francesco Macaluso

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