Boicottaggio prove Invalsi studenti e docenti alleati

Cobas in sciopero, Gilda in assemblea. «Le scuole non si valutano con i quiz» Presìdi davanti alle scuole a partire dalle 8, poi assemblea in piazza Ferretto
Di Francesco Furlan

Nel secondo round dei test Invalsi alla protesta dei docenti si somma quella degli studenti delle scuole superiori. Questa mattina infatti è prevista la seconda tranche delle prove volute dal ministero attraverso l’Invalsi, l’Istituto per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione, per testare la competenza dei ragazzi. I test saranno somministrati agli studenti delle classi seconde, nelle superiori. Ci sarà la prova di italiano, quella di matematica, e il questionario generale.

È molto probabile però che in molte scuole - come già era accaduto nei giorni dei test riservati agli alunni delle scuole elementari, il 6 e il 7 maggio - le prove rimarranno chiuse nei cassetti. Due le organizzazioni sindacali più impegnate sul fronte del boicottaggio, Cobas e Gilda. I Cobas hanno organizzato una giornata di sciopero. «Ci auguriamo», fa sapere per gli insegnanti Stefano Micheletti, «che partecipino in tanti al boicottaggio, per dare un colpo decisivo all’insulso rito in modo che anche la neo-ministra Stefania Giannini, che insiste diabolicamente a riproporre l’insensata procedura per giudicare scuole e docenti, sia costretta a verificare l’ampiezza del dissenso». Quelli della Gilda invece, con lo scopo di non somministrare le prove agli studenti, hanno da giorni organizzato un’assemblea sindacale, dalle 10 alle 12, nella palestra dell’istituto tecnico Pacinotti. Ma la giornata di protesta di oggi sarà caratterizzata anche dalle iniziative degli studenti, che già alcuni giorni fa avevano srotolato, dal Ponte di Rialto, uno striscione per invitare alla mobilitazione, e si erano messi a vendere spritz contro le prove Invalsi davanti al centro commerciale le Barche. Oggi le iniziative di protesta partiranno alle 8, con presìdi organizzati davanti a ogni singola scuola. Lo slogan scelto a livello nazionale per diffondere la protesta è #boycottInvalsi. Spiega Federica Valeri, rappresentante del Gritti e voce del coordinamento studentesco: «Uno dei ritrovi principali sarà agli istituti scolastici di via Bissuola, dopodiché l’obiettivo è che tutti i cortei spontanei si ritrovino in un solo punto, in piazza Ferretto, per una grande assemblea tra studenti, e con i docenti che parteciperanno all’iniziativa». Docenti e studenti contestato la scelta di valutare gli studenti con i quiz, e lamentano il fatto che le prove siano il grimaldello per finanziare le scuole che daranno i risultati migliori e chiudere quelle con i peggiori.

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