Boccone troppo grande rischia di morire soffocato

JESOLO. Rischia la vita mangiando una bistecca, 64enne salvato prima nel reparto di pronto soccorso di Jesolo dove si sono accorti della gravità della situazione e poi in quello di otorino di Portogruaro dove è stato operato. Stava per soffocare a causa di un grosso pezzo di carne ingoiato senza masticare. Grazie alla velocità di intervento dei medici l’uomo è sano e salvo, anche se adesso dovrà stare molto più attento quando addenterà ancora una bistecca.
I medici hanno estratto il corpo estraneo ricorrendo all’utilizzo di un esofagoscopio rigido munito di una telecamera a fibra ottica. In numerose altre occasioni il boccone di carne è stato fatale e anche a Jesolo ci sono state delle tragiche morti in ristorante o in occasioni di feste e sagre ed eventi conviviali. E altri episodi simili si sono verificati anche nel Sandonatese e in tutto il Veneto Orientale. Ci sono stati anche numerosi decessi a causa di infarti e altre complicazioni dovute all’occlusione delle vie aeree.
L’intervento dei sanitari è stato eseguito domenica sera, dopo un primo ricovero al pronto soccorso di Jesolo dove era stato soccorso l’uomo di 64 anni, che era a cena a casa di amici. L'intervento dei sanitari è stato eseguito domenica sera, quando un'ambulanza del pronto soccorso di Jesolo è intervenuta per soccorrere il 64enn, a cena a casa di amici. L'uomo aveva difficoltà a respirare e stava perdendo ormai i sensi. I commensali si sono subito preoccupati e non hanno perso tempo, chiamando subito l’ambulanza. Giunto al pronto soccorso, i medici hanno eseguito una radiografia che ha confermato la presenza di un corpo estraneo incastrato nell’esofago dello jesolano.
Il sessantaquattrenne è stato quindi trasferito all’ospedale di Portogruaro, sottoposto ad anestesia totale per permettere all’equipe medica composta dagli otorini Alessandro Fuggetta e Massimo Marzolin, di estrarre il pezzo di carne dalle dimensioni di 8,5 centimetri di lunghezza e 4,5 cm di larghezza, con l’ausilio di un esofagoscopio a fibra ottica.
Lo jesolano se l’è cavata con un gran spavento, ma ora sta bene. «Se il pezzo di carne fosse finito nelle vie aeree», spiega il dottor Fuggetta, «la persona non avrebbe più potuto respirare con le conseguenze che sono facilmente immaginabili». All’otorinolaringoiatria dell’Usl 4, diretta dal dottor Alessandro Abramo, casi analoghi sono ricorrenti.
Ecco perché i medici lanciano un accorato appello: «Non si può rischiare la vita in questo modo. A tavola è necessario masticare bene qualsiasi cosa si mangi, perché diversamente, cioè se il bolo viene ingerito direttamente come avvenuto in questa circostanza, si blocca nell’esofago o nelle vie aeree con conseguenze che possono essere anche mortali».
Giovanni Cagnassi
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia