Bocche di porto e foci dei fiumi firmato il divieto di balneazione

Chioggia. Il provvedimento dettato solo da motivi di sicurezza e riguarda un tratto da 2,5 chilometri Il sindaco Ferro: «In tutto il resto del litorale la qualità dell’acqua è buona e si può fare il bagno»

CHIOGGIA. Divieti di balneazione per tutta l’estate 2018 alle bocche di porto di Chioggia e alle foci di Brenta e Adige.

A motivare l’ordinanza firmata dal sindaco Alessandro Ferro l’11 aprile non ci sono ragioni di inquinamento, ma ragioni di sicurezza. Il provvedimento, che negli altri anni veniva emanato dalla Capitaneria di porto, serve a garantire la piena incolumità dei bagnanti in zone in cui possono transitare natanti in entrata e in uscita.

Qualcuno, vedendo l’ordinanza di divieto di balneazione affissa all’albo pretorio, aveva travisato la cosa pensando alla presenza di inquinanti in quantità eccessiva e temeva un riflesso del divieto sulla qualità della stagione balneare e sul mantenimento della Bandiera Blu. Un passaparola che ha fatto velocemente il giro della città e degli operatori creando una certa ansia. «Nulla di tutto questo», spiega il sindaco, «la qualità delle acque del nostro mare non c’entra nulla con questa ordinanza. Non ci sono stati prelievi in questo periodo per verificare la concentrazione di sostanze inquinanti. L’ordinanza fa riferimento solo a questioni di sicurezza. È chiaro che non è possibile fare il bagno in tratti di costa in cui ci possano essere natanti in movimento, lo dice già il buon senso, ma chiaramente lo devono indicare in modo chiaro anche i provvedimenti amministrativi. Questi divieti ci sono sempre stati, tutti gli anni, ma di solito li emanava la Capitaneria di porto». L’ordinanza, istruita dal settore Ambiente Ecologia e firmata dal sindaco, fa riferimento alla nota della Regione del 22 febbraio 2018 con cui veniva trasmesso il decreto dirigenziale 47 del 2018 “Attuazione del programma di monitoraggio delle acque di balneazione del Veneto”. Nel complesso si tratta di due chilometri e mezzo: 1.196 metri nella zona che va dal confine con le acque di Venezia all’inizio dell’acqua di balneazione 66 (dal centro della bocca di porto di Chioggia a 20 metri a sud della diga destra della bocca); 961 metri alla foce del fiume Brenta (dal tratto finale dell’acqua di balneazione 71 alla parte iniziale del 72); 426 metri alla foce dell’Adige (dal tratto finale dell’acqua di balneazione 76 al limite del confine comunale con Rosolina).

Nelle zone di riferimento il Comune dovrà provvedere a sistemare apposita segnaletica per avvertire i bagnanti del divieto. «Tutto il resto del litorale è perfettamente balneabile», spiega Ferro, «lo è in base ai prelievi fatti lo scorso anno, che erano tutti buoni. Nelle prossime settimane ne verranno fatti degli altri e verificheremo lo stato di salute delle acque per avere certezza, come speriamo, che l’intero litorale rimanga balneabile».

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