Bocche cucite nel Movimento 5 Stelle
CHIOGGIA. Cinque stelle silenti. Da Chioggia a Roma, passando per Venezia, nessun esponente grillino vuol commentare la vicenda di Ultima spiaggia che da due settimane sta animando la vita politica cittadina.
Nella prima ondata della bufera, quando è emerso che la società del sindaco Alessandro Ferro ha perso il ricorso e dovrà restituire la concessione demaniale di Isola Verde e sgomberare i locali (e forse risarcire la società confinante Chiara srl con 250.000 euro), nessuno nei piani alti ha voluto commentare. Ora, con la seconda ondata della bufera, in cui è emerso che il 27 luglio (quando Ferro era già stato eletto sindaco) l’ufficio Demanio del Comune ha autorizzato il passaggio di una seconda concessione demaniale (di cui era titolare la moglie del sindaco) a Ultima spiaggia, le bocche sono ugualmente cucite.
A Chioggia il gruppo consiliare, a eccezione della consigliera Maria Chiara Boccato, che ormai è da mesi in rotta di collisione con i colleghi e che si è dichiarata sconcertata dall’intera vicenda, dà pieno supporto al sindaco e sostiene che il caso non crei nessun problema. I consiglieri Cinque stelle sostengono che il sindaco a loro aveva detto tutto e che la faccenda, per loro, sia chiara. La consigliera regionale chioggiotta Erika Baldin, solitamente molto presente nella vita politica della città, precisa di non voler commentare. Altri, come gli onorevoli Emanuele Cozzolino e Marco Da Villa, cercati al telefono, non rispondono. Anche a Roma pare che nessuno voglia parlarne.
Abbiamo cercato e posto il quesito anche alla segreteria del vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, molto presente a Chioggia durante la campagna elettorale, ma non è arrivata alcuna risposta. Nemmeno un laconico no comment. Lo stesso sindaco non vuole parlare della cosa.
Ha più volte ribadito che non esistono problemi, che il conflitto di interesse non sussiste e che lui, come socio accomandante, non ha alcun ruolo decisionale nella società. Ha bollato tutti i rilievi sollevati dalle opposizioni e dall’avvocato di Chiara srl, Pierpaolo Alegiani, come strumentali e infondati. Ha demandato qualsiasi spiegazione al prossimo Consiglio comunale. (e.b.a.)
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