Boati in mare aperto. Sono aerei militari che superano il muro del suono
La conferma dal controllo del traffico aereo e in serata dalla stessa Aeronautica. Centinaia di chiamate ai vigili del fuoco. Episodi simili da giorni al largo della costa veneziana lungo la direttrice di rientro degli aerei Nato alla base di Aviano

Centinaia di telefonate ai centralini dei vigili del fuoco, polizia e carabinieri per due boati alle 10.16 e alle 15.51 (più forte) nei cieli a est della costa veneziana. Rumori simili a quelli di un’esplosione che si è poi propagata a tutta la provincia.
La posizione e il fatto che già nei giorni scorsi episodi simili erano avvenuti dopo il passaggio di aerei militari in esercitazione in mare aperto avevano suggerito che anche in quest’ultimo casi si trattasse appunto del superamento del muro del suono da parte di un aeromobile della Nato.
La conferma è poi venuta nel pomeriggio dalla centrale della Centrale operativa della polizia locale di Venezia, che ha informato che “organi di controllo aereo confermano che la causa è da ricondursi a un'attività di esercitazione, in particolare al passaggio di un velivolo militare che ha provocato il cosiddetto bang supersonico”.
La stessa situazione era avvenuta anche nella mattinata lungo la direttrice Sudovest Nordest in mare aperto, tipica degli aerei in rientro alla base militare di Aviano.
Infine in serata il comunicato dell’Aeronautica militare che ammetteva la responsabilità del “bang” riconducendolo a un caccia Eurofighter italiano della base di Istrana, fuori Treviso.
“Nel pomeriggio di oggi lunedì 18 dicembre, un velivolo caccia Eurofighter F-2000A del 51° Stormo dell’Aeronautica Militare, di stanza a Istrana (Tv), durante una missione di volo pianificata ha superato la barriera del suono generando un bang sonico. Il volo, regolarmente autorizzato e condotto nel rispetto delle regole in vigore, rientra tra le normali attività per il mantenimento della prontezza operativa dei Reparti impegnati nella difesa dello spazio aereo nazionale”.
“L’attività è avvenuta alla quota e velocità previste, in aree appositamente create per l’effettuazione di voli supersonici. Il boato è stato avvertito al suolo nonostante la quota elevata perché le condizioni meteorologiche di vento e temperatura hanno, verosimilmente, amplificato la propagazione dell'onda d'urto”.
“La difesa dello spazio aereo nazionale, oltre che dal 51° Stormo di Istrana (Tv) è garantita dal 4° Stormo di Grosseto, dal 36° Stormo di Gioia del Colle (Ba), dal 37° Stormo di Trapani con velivoli Eurofighter e dal 32° Stormo di stanza ad Amendola (Fg) con caccia F-35A”.
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