Blocco sospeso, ma tensione alta Braccio di ferro fino a notte fonda
“Sospesa l’agitazione dei lavoratori aeroportuali. Oggi nuovo vertice in Prefettura”. Ieri mattina un comunicato della Prefettura di Venezia ha confermato la tregua per l’aeroporto Marco Polo di Tessera, dopo due giorni di disagi e proteste dei lavoratori che hanno bloccato il carico scarico dei bagagli per il mancato accordo sul passaggio di lavoratori tra handler. Ma il fronte dell’aeroporto resta caldissimo. Ieri pomeriggio alle 16.30 è ripresa la trattativa in Prefettura; un braccio di ferro fino a tarda sera. Il “film” della viceda inizia lunedì sera con il blocco attuato dai lavoratori del carico e scarico bagagli, non uno sciopero vero e proprio ma che basta a mandare in tilt l’aeroporto. La trattativa si è spostata in Prefettura e si è conclusa martedì a tarda sera con un tentativo di conciliazione, che ha visto la concessione di una tregua tra le parti che ha consentito all’aeroporto Marco Polo e alle migliaia di viaggiatori di tirare ieri un sospiro di sollievo. Ma il braccio di ferro è ripreso alle 16.30 di ieri dopo un’infuocata assemblea tra lavoratori e organizzazioni sindacali che non ha visto, spiegano fonti sindacali, prevalere netta una decisione. Il dilemma è evidente: accettare l’ipotesi d’accordo proposto dalle società degli handler (Gh assume 40 lavoratori di Ata con la clausola sociale, metà dei quali con un part-time verticale che significa nove mesi di lavoro e 3 a casa mentre Ata rinuncerebbe a mettere in mobilità cento persone) o proseguire con i blocchi e il rischio precettazione e conseguenti sanzioni amministrative e penali.
I lavoratori e con loro Cgil, Cisl e Uil contestano la mancata applicazione della clausola sociale nel passaggio dei dipendenti di Ata Italia alla Gh Italia, in conseguenza del trasferimento dei voli assistiti delle compagnie Air France e Klm dal primo al secondo handler. «La lunga trattativa ha consentito di affrontare tutte le varie problematiche, sia di carattere giuridico che occupazionale, con l’obiettivo comune a tutte le parti (datori di lavoro e organizzazioni sindacali) di conservare i livelli occupazionali e retributivi, pur con qualche necessaria rimodulazione organizzativa dovuta alla ridefinizione delle tipologie di contratti individuali. La proposta di Gh Venezia sarà sottoposta all’assemblea dei lavoratori e nel pomeriggio sarà nuovamente esaminata alla ripresa del tentativo di conciliazione in Prefettura», fa sapere la nota della Prefettura di Venezia. Quindi, liberi tutti con la tregua che ha permesso al Marco Polo di veder tornare una pace provvisoria.
Dopo i disagi di lunedì e martedì, ieri all’aeroporto di Tessera decolli e partenze regolari, salvo un paio di casi di voli cancellati e altrettanti dirottati su altri aeroporti, perché alcune compagnie, come la British, si erano già mosse per riorganizzarsi nel timore che la protesta proseguisse anche oggi. «L’operatività è normale», precisano da Save.
Ma tutti gli occhi sono rimasti puntati sulla Prefettura di Venezia in attesa di conoscere gli esiti della trattativa, lunga e difficile visto che da un lato i sindacati puntano a non far passare il principio «di rinunciare alla clausola sociale, dall’altra i lavoratori non sembrano voler accettare l’ipotesi di vedersi garantire il salario attuale in cambio di una flessibilità che fa temere per il futuro», spiega un sindacalista. Usb contraria all’intesa, Cgil più favorevole e la Fit Cisl nazionale sarebbe intervenuta per dire no alla bozza d’intesa.
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