Blocchi a piazzale Roma, avviati i lavori

Operai impegnati da ieri sera e primo stop al tram: oggi e domani si replica. Lagunari e autoblindo Lince dietro i tre blocchi
Iniziata la blindatura di piazzale Roma. Ieri sera, poco dopo le 21 è cominciata la posa dei blocchi di new jersey lunghi sei metri e pesanti tre tonnellate che consentiranno l’imbuto per far rallentare i veicoli provenienti da Mestre.


I lavori.
La posa dei blocchi di cemento new jersey rappresenta l’inizio della sistemazione dell’ingresso di piazzale Roma: una misura finalizzata ad aumentare la sicurezza. I blocchi sono sistemati prima per creare un imbuto e poi per dar vita a una chicane, sono posti a tre livelli. Tra loro c’è una distanza sufficiente per consentire il passaggio degli autobus autosnodati doppi. Al terzo livello di new jersey, dietro al blocco sarà posizionata la pattuglia dei militari del Reggimento Serenissima dei lagunari che oltre ad avere a disposizione armi lunghe, indossare il casco e il giubbotto antiproiettile, hanno come copertura una autoblindo Lince.


Santa Lince.
Il mezzo per la sua efficacia nel proteggere dagli attentati con mine in Afghanistan, durante le missioni di
peace keeping
, è stato ribattezzato Santa Lince. Si tratta di un Veicolo Tattico Leggero Multiruolo, in generale chiamato Lmv (Light multirole vehicle) è un mezzo blindato di produzione italiana. Veicolo di ultima generazione che permette una protezione ampia verso mine e armi leggere. La peculiarità di questo veicolo riguarda soprattutto la capacità di resistere a mine e al fuoco di armi leggere di calibro 7,62 nella sua versione standard (senza kit di protezione aggiuntivi).


Trasporto pubblico a rischio caos.
Da ieri sera, causa i lavori e fino a domenica, è stato sospeso il servizio tramviario della linea T1 e attivato il servizio sostitutivo di bus. Lo stesso questore Vito Danilo Gagliardi ha detto che questi sistemi di sicurezza creeranno problemi e disagi alla viabilità e di conseguenza a chi arriva con mezzi privati o pubblici in piazzale Roma, dove ogni giorno transitano dai 150 ai 200 mila pedoni. Molto contrariati dal metodo adottato per arrivare a queste scelte i rappresentanti sindacali degli autisti e dei dipendenti Actv. Andrea Dalla Costa, della Cisl, dice: «Il metodo scelto per decidere come organizzare la viabilità è sbagliato: non siamo stati coinvolti nella richiesta di pareri come invece si deve fare in questi casi. Il responsabile della viabilità non ha convocato la commissione come invece è previsto dagli accordi. Questo avviene, oramai, troppo spesso» spiega il sindacalista «Sarà il caos con forti disservizi per i collegamenti. Inevitabile che si formi una coda di veicoli che paralizzeranno anche il trasporto pubblico compreso il collegamento del tram. L’unica scelta è quella di bloccare il traffico privato a Mestre dove si può gestire il tutto molto meglio avendo a disposizione diversi parcheggi scambiatori. Ma questa è una scelta di fondo che nessuno vuole fare, nonostante ora il tram funzioni. Bisogna fermare il traffico privato a Mestre».


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