Bloccati dal cantiere devono entrare in casa passando dal terrazzo

L’incredibile storia degli abitanti di via Della Chiesa a Zerman sequestrati dal fallimento della coop che edificava lì davanti

MOGLIANO

“Sequestrati” in casa dal cantiere infinito e, in un caso, costretti a entrare in casa dalla finestra del terrazzo: ora scatta la diffida. Un gruppo di residenti di via Della Chiesa a Zerman da oltre sei anni si ritrova con gli accessi sul retro e i garage bloccati per effetto dei lavori mai terminati nella nuova lottizzazione Elios2. Doveva essere un disagio temporaneo, si è trasformato in una storia all’italiana, dove l’unica soluzione è quella di rivolgersi a un avvocato.

«Andiamo avanti da sei anni, non ne possiamo più», racconta Arturo Barbiero, titolare della storica osteria al Campaner di Zerman, «mia figlia si è fatta la casa nuova e non ha nemmeno un'entrata autonoma. È costretta ad entrare dalla finestra del terrazzo passando per la nostra abitazione, oppure a passare per la veranda del nostro locale». La servitù di passaggio che avrebbe dovuto garantire l’accesso alle abitazioni, sul retro di via della Croce, è ostruita dal 2009, anno in cui è stato avviato il cantiere affidato dalla cooperativa Elios2 alla ditta Severin Costruzioni di Paese, che nel frattempo è pure fallita.

«Il cantiere», scrive ora l’avvocato Andrea Michielan nella lettera di diffida, «ha inglobato anche la strada privata di accesso, precludendo completamente l’entrata sul retro». Sul versante nord c’è tutto: una copertura in legno per l’auto, l’area da adibire a giardino. Nel caso dei vicini è già pronto anche il cancello. Dalla parte opposta, sul versante sud, non rimane che una distesa di cemento e spuntoni di ferro, una serie di casermoni al grezzo, avvolti dai ponteggi, bocche di lupo prive di copertura e una gru che svetta solitaria, quasi un involontario monumento alla crisi edilizia. Ruggero Barbiero, guarda questo paesaggio sconsolato: «È uno scandalo e per mia figlia, con la casa finita da sei anni e l’abitabilità ottenuta subito, entrare in casa è ogni volta un’odissea».

Più volte negli anni i residenti anche della vicina via Canova hanno presentato petizioni per la conclusione del cantiere. Niente da fare. «La cooperativa Elios 2» spiega l’avvocato Michielan, dell’omonimo studio associato di Mogliano, «si era impegnata a concludere i lavori nel maggio 2011, con penale giornaliera di 100 euro. Poi è fallita (dicembre 2017)». Ieri la diffida ad entrambi i soggetti ad eliminare ogni ostacolo entro 10 giorni. —





Riproduzione riservata © La Nuova Venezia