Bloccate e arrestate due borseggiatrici, una ha sedici anni

Derubata turista malese su vaporetto. Bosniaca diciannovenne condannata a sei mesi, pena sospesa

VENEZIA. Ancora due borseggiatrici fermate in centro storico. Tutto è cominciato verso le 10 di lunedì quando una signora contattava il 113 riferendo di aver aiutato una turista che era stata vittima di un borseggio presso l’imbarcadero della Ferrovia Actv D e che, con l’aiuto delle persone presenti, aveva fermato due giovani donne.

La volante, giunta sul posto, prendeva contatti con la vittima, una turista malese e con la signora che aveva chiamato la polizia. La donna riferiva che, mentre attendeva il vaporetto la sua attenzione veniva attratta dalla presenza di quattro ragazzine che si interessavano delle borse dei turisti. Ad un certo punto la ragazzina più bassa di statura si avvicinava da dietro alla vittima, le apriva lo zainetto e le sfilava un portafoglio per poi cercare di passarlo alla compagna. La donna ha quindi richiamato l’attenzione della vittima che si accorgeva di essere stata derubata. La ragazzina cercava di liberarsi della refurtiva lasciando cadere il portafoglio, prontamente recuperato dalla proprietaria, e cercando di fuggire con la complice, che a sua volta aveva gettato a terra una borsetta rosa, ma le due venivano bloccate da alcune persone all’imbarcadero. Nel frattempo le altre due compagne si dileguavano.

Queste “squadre” di borseggiatrici si muovono spesso in gruppi di tre o quattro. Una compie il borseggio, la seconda fa assistenza distraendo la vittima e le altre ricevono la refurtiva allontanandosi velocemente.

Le due ragazzine, S.I., di 19 anni e F.O. di 16 anni, entrambe cittadine bosniache con diversi precedenti di polizia specifici sono state trovate con una cinquantina di euro e banconote coreane delle quali le due non sapevano giustificare il possesso. Inoltre nella borsetta rosa veniva rinvenuta una carta di credito American express ed altro materiale.  Le due sono state denunciate per furto aggravato in concorso e ricettazione. Il Pm di turno disponeva la sistemazione in comunità per la minorenne mentre la maggiorenne veniva tratta in arresto. Martedì mattina l'arresto è stato convalidato e la ragazza è stata condannata alla pena di sei mesi di reclusione con multa di 200 euro (pena sospesa).

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