Bloccata la Diving Technical Center

San Donà. Mancava un’autorizzazione della Provincia: sequestrati i camini, nove dipendenti a casa

SAN DONA'. Bloccata la Diving Technical Center di via Vittorio Veneto, sequestrati i camini per la lavorazione. Mancava un'autorizzazione della Provincia, il cui iter era in corso, e così sono scattati i sigilli dopo un blitz di vigili del fuoco, finanza, Spisal e altri organi di controllo.

Sono arrivati alcuni giorni fa in via Vittorio Veneto, al civico 53, sede di questa storica azienda di manutenzione e collaudo di bombole gpl, per la subacquea e gas tecnico. L'azienda, dopo il sequestro dei camini per la lavorazione dei materiali, utilizzati in particolare per sabbiature, verniciature e altre operazioni, ha dovuto lasciare a casa nove dipendenti che rischiano purtroppo di restare senza lavoro.

Tutto è nato da una petizione di alcuni residenti che lamentavano strani e fastidiosi odori. Duecento firme raccolte contro il Diving. I gestori e dipendenti, però, si difendono a spada tratta.

«Noi abbiamo sempre lavorato con serietà e rispettando le norme di sicurezza», dicono, «la gente si lamentava di odori che, se ci fossero, non sarebbero comunque pericolosi perché il gas ha delle sostanze che servono per evidenziarlo in quanto altrimenti sarebbe inodore. Resta il fatto che durante i controlli non sono state trovate le autorizzazioni per i camini che sono stati chiusi e sequestrati assieme ad alcune bombole».

«"L'autorizzazione è stata comunque richiesta», aggiungono, «e l'iter è in corso ma richiede un certo periodo di tempo. Noi siamo preoccupati per i nove dipendenti e le loro famiglie, perché non potranno lavorare per almeno un mese. Adesso cercheremo di capire se sia possibile richiedere la cassa integrazione per loro. La nostra azienda, oltrettutto, è una di quelle che ha sempre lavorato bene, e questo è un danno enorme per noi». (g.ca.)

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