Blitz fallito per smantellare il canile

Arrivano i vigili e l’associazione di Musile per spostare i cani: fermati dalla resistenza passiva di volontari e sostenitori
Di Mitia Chiarin
agenzia candussi, giornalista chiarin. Canile di San Giuliano
agenzia candussi, giornalista chiarin. Canile di San Giuliano

Pomeriggio di tensione ieri al canile di San Giuliano. A sorpresa verso le 14 si sono presentati alla struttura gestita dai volontari dall'associazione Veneta Zoofila un vigile urbano, alcuni rappresentanti dell'associazione Arca che gestisce il canile di Musile di Piave e una funzionaria del Comune, la dottoressa Carrera. Obiettivo avviare il trasferimento della maggior parte di animali nella struttura di Musile. Si tratta della conferma di quanto ventilato nei giorni scorsi dal comitato per la difesa del canile di San Giuliano. Ma il trasferimento è andato a vuoto, reso impossibile dalla “non collaborazione” dei volontari della Avz, che hanno aperto i cancelli del canile senza però dare alcun aiuto per individuare i cani da trasferire, dal controllo del microchip. E con il passare delle ore, e il tam tam via telefonini, sono stati supportati da vari cittadini e associazioni che chiedono una soluzione diversa per i cani di San Giuliano.

Una “resistenza passiva” che stavolta ha dato i suoi frutti. Rinviato il trasloco degli animali. Tra quanti si sono schierati a difesa della struttura anche la consigliera comunale della Lega Nord, Silvana Tosi che ha promesso per oggi «una giornata di vigilanza con passaggi ogni ora al canile per impedire il trasferimento degli animali». Una barriera di volontari ha finito col vanificare l’azione che prevedeva lo spostamento di almeno una decina di animali, prima tranche della quarantina di bestione destinate a cambiare casa visto che il canile di San Giuliano, al fianco del parco, è in via di dismissione, perché le tettoie che per anni hanno ospitato gli animali sono risultate abusive e della vicenda si occupa anche la magistratura. E i terreni non sono mai stati bonificati. I volontari e le associazioni animaliste parlano di un “blitz dell’amministrazione comunale”, visto che tutti, consiglieri comunali compresi, attendevano la commissione di oggi al Municipio di Mestre per avere la certezza delle scelte di Asl 12 e Comune.

L’assessore De Martin, sabato scorso, aveva assicurato che oggi in commissione avrebbe fatto chiarezza su tutta la vicenda. Invece ieri si è tentato il trasloco dei cani, andato a vuoto. E ora a protestare contro l’assessore sono anche consiglieri della maggioranza che sostiene l’amministrazione Brugnaro. Da Silvana Tosi, consigliera comunale della Lega Nord, al giovane Matteo Senno della lista Brugnaro che da prima di Pasqua attendeva la discussione in commissione di una sua mozione e che ieri ha scoperto con evidente malcontento che il trasferimento era stato pensato dall’amministrazione, non dopo la commissione, ma 24 ore prima. De Martin non commenta preferendo chiarire tutto oggi ma lascia intendere che il trasferimento era concordato con l’Avz ed era già stato più volte rinviato più volte. Roberto Martano dell’Enpa ha mostrato una relazione dei veterinari dell’Asl 12 dello scorso febbraio che dopo un’ispezione, consigliava di non spostare i 75 cani, di cui 22 anziani e con problemi di salute, «pena la compromissione del loro attuale stato di salute, che, per diversi di loro è già compromesso», si legge.

«Avevamo proposto al Comune un aiuto e una soluzione con lo spostamento a Mira. Invece si è scelto Musile, a 40 chilometri di distanza e aperto alle adozioni tre giorni la settimana. Non risulta esser stato presentato un progetto, non è stata esibita una convenzione. Adesso andremo in commissione: chiediamo un ripensamento e la massima chiarezza».

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