Blitz delle forze speciali britannicheLiberati i marinai della Montecristo
Liberati della forze speciali britanniche i marinai dell'equipaggio della nave italiana Montecristo sequestrata ieri dai pirati. L'operazione è stata concordata tra il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il suo collega inglese, Liam Fox.
VENEZIA. Un blitz delle forze speciali britanniche ha permesso di liberare l'equipaggio della nave italiana Montecristo sequestrata ieri dai pirati. L'operazione è stata concordata tra il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il suo collega inglese, Liam Fox. La decisione è stata presa dopo che erano stati esaminati in primo luogo i possibili rischi per l'equipaggio: rischi ritenuti contenuti, visto che i civili erano asserragliati all'interno della «cittadella», una zona fortificata all'interno della nave, e non sono in contatto con i pirati.
La nave britannica era non solo quella più vicina al mercantile Montecristo, ma anche la più adatta al blitz, visto che poteva contare a bordo su elicotteri e assetti di forze speciali. Nei pressi si trovava anche una nave americana, sempre del dispositivo antipirateria della Nato, mentre la nave militare italiana più vicina è a circa un giorno di navigazione.
I membri dell'equipaggio stanno bene: lo hanno fatto sapere loro stessi con una scritta su un lenzuolo e un messaggio in una bottiglia, che è stato recuperato da una delle unità che stanno monitorando la situazione.
La motonave Montecristo, della compagnia livornese D'Alesio Group che era stata attaccata da un commando di cinque pirati al largo della Somalia aveva ad un certo punto invertito la rotta e dirigendosi verso le coste dell'Oman, nella penisola arabica. Una scelta diversa da quella attuata di solito dai pirati che portano le loro prede nei porti del Puntaland, l'ex Somalia inglese.
Nuovo sequestro al largo della Nigeria.
Un'altra petroliera intanto ieri è stata intanto dirottata dai pirati al largo delle coste nigeriane con tutto l'equipaggio. I pirati sono saliti a bordo della nave, battente bandiera delle Isole Marshall, ha detto all'Afp Cyrus Mody, direttore dell'organizzazione.
La Russa: protocollo per i militari italiani sulle navi.
«Abbiamo accelerato le procedure - ha detto il ministro - perchè, come dimostra il sequestro ieri della nave Montecristo, c'è necessità urgente di offrire protezione alle navi che incrociano quelle zone». La Russa ha poi confermato che sono pronti dieci nuclei da sei militari ciascuno da impiegare sulle navi da carico che attraversano le acque a maggior rischio di assalti da parte dei pirati. Il ministro ha infatti firmato stamani il protocollo d'intesa con il presidente della Confitarma, Paolo d'Amico, e il capo di Stato Maggiore della Marina, Bruno Branciforte. L'accordo prevede che gli armatori privati possano impiegare, a proprie spese, militari della Marina responsabili della sicurezza a bordo e del contrasto alla pirateria. «E' un accordo importante - ha sottolineato La Russa - perchè il pericolo di pirateria si è accresciuto negli ultimi tempi e anche in questo momento - ha ricordato - c'è una nave italiana sotto attacco». Il ministro ha, inoltre, precisato che la decisione di quale personale impiegare spetterà all'ammiraglio Branciforte e alla linea comando gerarchico. «Quello che è sicuro - ha aggiunto - è che saranno impiegati marinai con una preparazione specifica e di eccellenza». Nel corso della firma del protocollo, è emersa inoltre la possibilità che vengano impiegati contractors da aziende private. «Quello dei contractors è un rapporto che non dipende dal ministero - ha spiegato - ma direttamente dalle aziende che li impiegano e da Confitarma».
Il comandante è veneziano.
Sulla Montecristo ci sono 7 italiani: il comandante, Diego Scussat, è veneziano. Ci sono poi due livornesi: Stefano Mariotti, terzo ufficiale di coperta e Luca Giglioli, allievo ufficiale di coperta, figlio di un dipendente della D'Alesio Group. Mentre gli altri quattro italiani, non facenti parti dell'equipaggio ma saliti sulla nave a Suez di rinforzo, sono sardi, campani e trentini.
Gioia in casa Scussat.
Gioia ed emozione: sono i sentimenti in casa di Diego Scussat, il comandante della "Montecristo", dopo la notizia della liberazione delle nave grazie ad un blitz delle forze speciali inglesi. "Siamo felici" dice la figlia maggiore. "Quando lo sentirò - aggiunge - so che mi metterò a piangere".
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