Blitz dei ladri in canonica arriva il parroco, scappano

Furto nella notte nella parrocchia di Sant’Antonio: padre Roberto Benvenuto sente dei rumori, va a controllare e vede fuggire tre intrusi. Bottino di mille euro
Di Carlo Mion

MARGHERA. Furto nella notte nella parrocchia di Sant’Antonio in via don Gelain. Tre ladri, a volto scoperto, sono entrati negli uffici della canonica, riuscendo a rubare mille euro nonostante l’intervento del parroco, padre Roberto Benvenuto. Sul posto sono intervenute le volanti della Questura e gli agenti della Scientifica.

Sono le 5.30 di ieri mattina, padre Roberto, parroco di Sant’Antonio dal 2004, sente dei rumori provenire dal piano terra della canonica. Si alza dal letto, scende e va a controllare: il suo sospetto sulla presenza di ladri trova conferma. Infatti quando sta per entrare nell’ufficio, disturbati dalla sua presenza, escono di corsa tre giovani: non hanno il cappuccio o altro che nasconda il loro viso. Il sacerdote non fa in tempo a gridare loro cosa stavano facendo, che i tre sono già in strada e scappano a gambe levate. Non si sa in che direzione scappano.

Padre Roberto a quel punto chiama la polizia. Sul posto intervengono gli agenti di due volanti. Quando i poliziotti controllano in zona dei ladri nessuna traccia. Gli agenti fanno un sopralluogo e scoprono, con la collaborazione del parroco, che i ladri sono entrati da una porta che dà sul retro dopo averla forzata. Quindi hanno passato in rassegna alcune stanze fino a trovare quella dove il parroco aveva riposto i soldi che servivano per alcune iniziative destinate ai parrocchiani e a gente in difficoltà. Si tratta di mille euro che i ladri hanno preso senza tanto pensarci su. Stando alla testimonianza del frate i tre erano di pelle chiara, avevano i capelli tagliati corti e avevano un’età apparente che non raggiungeva i trent’anni.

Considerato il fatto che non avevano usato guanti per rovistare nelle stanze e per forzare la porta, i poliziotti hanno chiesto l’intervento dei loro colleghi della Scientifica. Infatti c’erano tracce di impronte. I controlli eseguiti in zona non hanno portato a nulla.

Molto probabilmente i ladri sapevano che il parroco aveva soldi, o meglio pensavano che avesse dei soldi in quanto era appena terminata la sagra parrocchiale che viene organizzata, ogni anno, in occasione dei festeggiamenti in onore di Sant’Antonio da Padova. Quindi potrebbe trattarsi di persone che frequentano la zona e che sapevano delle abitudini di padre Roberto.

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