Blitz contro i varchi protesta dei no global
Sono rimasti aperti anche ieri i varchi pedonali introdotti in via sperimentale dal Comune ai piedi del Ponte di Calatrava e all’imbocco di Lista di Spagna per questo lungo weekend del primo maggio, pronti a essere chiusi in caso di eccezionale afflusso turistico, per deviare i flussi. Una misura che sta dividendo la città tra favorevoli e contrari per il suo impatto anche visivo. Ma non è stato necessario, perché le presenze turistiche, pure a quota 70 mila, non hanno per ora creato particolari criticità, anche se sono esauriti già in mattinata i posti auto nei parcheggi di Piazzale Roma e le auto in arrivo erano dirottate al Tronchetto.
Il blitz dei no global. Ma i varchi a Piazzale Roma ai piedi del ponte di Calatrava, invece che chiusi, sono stati anzi rimossi per circa quaranta minuti, per la provocazione con manifestazione dei giovani no global del centro sociale Morion. Sono arrivati in una trentina con striscioni e cartelli e con un’azione fulminea hanno spostato uno dei due varchi, senza che i vigili presenti potessero opporsi. «Questi check point sono la dimostrazione della volontà di questa amministrazione di trasformare definitivamente Venezia in un parco a tema. Sono il simbolo della decisione di pensare alla nostra città come a uno spazio inabitato, solamente a uso turistico, da sfruttare e mettere a valore», ha ripetuto in inglese al megafono Tommaso Cacciari, portavoce dei no global dice un attivista al megafono. «Abbiamo bisogno di case e politiche per agevolare la residenza, non di checkpoint alle porte della città», ha ripetuto. Dopo avere rimosso la struttura, solo appoggiata a terra, i no global l’hanno spostata di lato, sempre a Piazzale Roma, coprendola con uno striscione sul quale, tra l’altro, campeggiava lo slogan «Venezia non è una riserva, non siamo in via di estinzione». Per i no global, «le immagini della città sbarrata, dell’ingresso selettivo, della riduzione dell’urbano a parco a tema susciterebbero un sorriso amaro se fossero l’ennesima provocazione dell’ennesimo artista intenzionato a denunciare la progressiva “morte di Venezia”. Suscitano invece indignazione perché simboleggiano la resa definitiva di un’amministrazione». Anche il Gruppo XXV Aprile in una nota critica l’introduzione dei varchi e chiede per diminuire la pressione turistica, un freno alla proliferazione di nuovi posti letto ad uso turistico sui due lati del ponte, misure concrete contro il pendolarismo di giornata che da Jesolo e Cavallino scarica su Venezia migliaia di escursionisti supplementari a bordo di lancioni gran turismo e consultazione in anticipo delle categorie interessate per pianificare i flussi turistici a monte, «anziché improvvisare ordinanze lesive delle libertà individuali “a valle”, quando i turisti sono già in città».
Varco ripristinato. Dopo circa mezz’ora sul posto sono intervenuti in forza polizia, carabinieri e vigili urbani che hanno ripristinato il varco installato dal Comune. I giovani non hanno opposto resistenza – pur annunciando di voler tornare per il Primo maggio – ma sono stati identificati dai carabinieri, con i turisti stupiti e in parte divertiti che hanno fotografato tutta la protesta come un inatteso fuori programma. In sopralluogo a Piazzale Roma è poi arrivato anche il sindaco Luigi Brugnaro.
Brugnaro: «Continueremo». Il sindaco ha poi diffuso anche via twitter un messaggio. «Ringrazio la polizia locale, il questore, il prefetto e tutte le forze dell’ordine», ha dichiarato, «abbiamo ripristinato tutto mezz’ora dopo il gesto eroico dei nostri no global locali. Noi continueremo a volere a tutti i costi risolvere i problemi della città che per tanti anni queste persone hanno impedito che si potessero risolvere. Non cadremo nelle provocazioni», ha continuato, «con grande serenità continuiamo a voler regolamentare i flussi per far vivere meglio le persone. Potete venire tranquillamente a Venezia: varchi, tutto a posto. Continua la sperimentazione».
Verso rio Marin. I primi effetti indotti dell’apparizione dei varchi sono stati che ieri, naturalmente, una parte dei flussi diretti da Piazzale Roma verso la Strada Nuova si è spostata invece in direzione di rio Marin. Parecchi turisti, informatisi dai vigili del motivo dei varchi, hanno infatti scelto semplicemente, in base alle indicazioni, di spostarsi sull’altro lato del Canal Grande per raggiungere San Marco. Anche la grande «copertura» mediatica della novità, ha probabilmente spinto parte dei turisti in arrivo a spostarsi.
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