Black out elettrico, Caorle chiede i danni

Molti operatori commerciali hanno fatto partire un esposto contro l’Enel. «Centrali obsolete»

CAORLE. Black out elettrico: a Caorle monta la polemica di esercenti, commercianti e albergatori per i disagi subiti lunedì sera e martedì e ora qualcuno dovrà rispondere. Sono stati diversi gli episodi che hanno coinvolto la località in questi giorni di grande caldo, il più lungo in assoluto è stato quello di martedì che ha visto la mancanza di corrente già a partire dalle 9 del mattino in alcune frazioni e nel centro storico di Caorle dalle 13 alle 17, oltre ovviamente ai 40 minuti di blackout registrati lunedì sera, che hanno reso impossibile lo svolgimento del lavoro in moltissimi ristoranti, bar e gelaterie del centro storico.

Coinvolta dal problema anche la sede municipale che non ha potuto garantire l’apertura pomeridiana degli uffici per la totale assenza di corrente elettrica. «Alcune congiunture di cavi sono andate bruciate in conseguenza del sovraccarico di corrente dovuto ad eccessivi consumi», spiega l’amministrazione comunale. «La responsabilità è di Enel e non del Comune di Caorle, infatti anche per gli uffici comunali è stato impossibile lavorare». Ed ora si cerca un capro espiatorio che si assuma la responsabilità dei danni subiti: economici per chi ha perso clientela e in qualche caso materie prime che senza il refrigerio dei frigoriferi si sono rese inutilizzabili, e anche d’immagine in un momento di boom di presenze turistiche come questo.

Gli esposti contro Enel partiti ieri da chi ha subito un grosso danno economico non sono mancati e anche dalla Confcommercio è giunto un comunicato di protesta. «Ci si trova ogni anno, durante il periodo estivo quando le temperature si alzano, ad affrontare questa emergenza». spiega l’associazione dei commercianti di Caorle attraverso il presidente, Corrado Sandrin, appoggiato nella protesta anche dal presidente degli albergatori, Eugenio Padovese.

«Oltre al danno economico ne risente anche e soprattutto l’immagine della città, colpita nel periodo in cui si assiste alla maggiore affluenza turistica. Si è consapevoli che il consumo di energia elettrica nel periodo estivo è maggiore a causa dell’aumento degli impianti di raffreddamento installati, ma proprio con questa consapevolezza chiediamo all’ente gestore, responsabile della distribuzione elettrica, di trovare una soluzione, adeguando la rete alle nuove esigenze di consumo, magari iniziando con la sostituzione delle centrali elettriche nel territorio che sono ormai obsolete».

Gemma Canzoneri

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