«Bisogna sfruttare il turismo per rilanciare l’occupazione»

PORTOGRUARO. Con una coalizione formata da quattro liste civiche Giorgio Barro, geologo di 53 anni, convivente e con la passione per il ciclismo, si candida a governare Portogruaro per i prossimi...
DE POLO - DINO TOMMASELLA -PORTOGRUARO - CANDIDATO SINDACO BARRO
DE POLO - DINO TOMMASELLA -PORTOGRUARO - CANDIDATO SINDACO BARRO

PORTOGRUARO. Con una coalizione formata da quattro liste civiche Giorgio Barro, geologo di 53 anni, convivente e con la passione per il ciclismo, si candida a governare Portogruaro per i prossimi cinque anni. A sostenerlo “Portogruaro Adesso”, “Scegli Civica”, “Insieme per il nostro territorio” e “Io Lavoro per Portogruaro”. Barro è consigliere comunale uscente.

Che cosa l'ha spinta a candidarsi sindaco?

«I motivi sono essenzialmente due. Il primo è di natura personale, essendo al culmine di un percorso politico iniziato dieci anni fa. Il secondo è di natura collettiva, dal momento che ho risposto alle esigenze di un gruppo di persone che non si sentivano più degnamente rappresentate».

Con l'istituzione della Città Metropolitana quale dovrà essere il ruolo di Portogruaro?

«La Città Metropolitana è il regalo che ci viene servito dai partiti politici di vecchia generazione e per forza di cose dovremo subire la sua entrata in vigore. Portogruaro dovrà cercare di avere un ruolo da protagonista: chiederemo che il sindaco di questo nuovo ente venga eletto democraticamente da tutti i territori della vecchia provincia e non solo dai veneziani».

Come pensa di rilanciare l'economia locale e il problema del lavoro sul territorio?

«Valorizzando maggiormente le caratteristiche storiche del nostro territorio, che sono le piccole e medie imprese, il turismo ed il commercio. Dovremo poi puntare sulla collaborazione con le realtà circostanti».

È d'accordo con l'eventuale unione e fusione dei comuni limitrofi?

«L'unione è per noi un passaggio fondamentale. Se uniamo tutti i comuni del comprensorio, sempre rispettando le caratteristiche storiche di ciascuno, daremo vita ad una realtà di 92 mila persone che avrà un peso specifico molto importante, soprattutto nei confronti della Città Metropolitana».

Capitolo ospedale unico. Quel sarà il futuro dell'ospedale di Portogruaro? Come evitare le fughe verso il vicino Friuli Venezia Giulia?

«Anche l'ospedale unico è il frutto della programmazione della vecchia politica, visto che tutti i sindaci uscenti hanno votato in modo favorevole salvo poi fare un passo indietro quando hanno visto che non si faceva nel loro rispettivo comune. Noi ci batteremo per potenziare la sanità sul territorio, con il rafforzamento dei servizi per l'ospedale di Portogruaro, considerata anche la vicinanza con le spiagge. Nella città del Lemene vengono a curarsi tanti pazienti dal vicino Friuli: questo vuol dire che ci sono le eccellenze. Dobbiamo continuare su questa strada.

Alessio Conforti

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