«Bisogna garantire i servizi e l’ospedale di comunità»
CAMPONOGARA. Il documento congiunto firmato da maggioranza e minoranze (Sel, Civica Camponogara, Lega Nord, Camponogara con Chirico) per salvare l’ospedale di Dolo verrà proposto a tutti i Comuni della Riviera affinché le schede ospedaliere della Regione non declassino la struttura a ospedale territoriale con la conseguente assegnazione di ospedale di rete a Mirano.
Il consigliere regionale del Pd Bruno Pigozzo lancia l’allarme al presidente Luca Zaia e all’assessore alla sanità Luca Coletto. «Servono investimenti e fondi per l’Asl 13. La tranche da 22 milioni prevista per mettere a norma gli ospedali di Dolo e Mirano deve arrivare subito. Per Noale c’è l’ipotesi di ospedale di comunità. Tutto questo non può essere cancellato con un colpo di spugna. Il tema principale è quello della messa a norma. La specializzazione dei presidi deve essere formulata dalle schede ospedaliere e discussa e concertata con l’intero territorio».
«Non siamo affatto d’accordo con questo nuovo piano» spiega Aldo Tonolo del comitato Carlo Salvioli «Se dovessero togliere la Lungodegenza a Noale che funge da sfogo dei reparti di Mirano e Dolo tutto andrebbe in tilt. La dismissione con il trasferimento a Dolo deve essere graduale anche perchè quest’ultima struttura non è a norma e a Mirano non ci sarebbe posto. Questo direttore sta facendo affermazioni senza che le schede siano ancora state emesse dalla Regione e discusse in quinta commissione. Questi interventi pubblici avvalorano le indiscrezioni sulle schede ospedaliere che, se saranno confermate, ci trovano fermamente contrari e siamo pronti a dare battaglia».
Dello stesso parere il comitato Bruno Marcato di Dolo. «L’ospedale di Dolo deve mantenere inalterati i servizi e devono esserci interventi di ristrutturazione soprattutto delle sale operatorie affinché rimanga un ospedale di serie A al servizio dei cittadini». (d.mas.)
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