Bimbo stroncato dalla leucemia a dieci anni

Mogliano. Lunedì i funerali nel giorno del compleanno. I genitori: «Vogliamo sia una festa. Portate regali non fiori»

MOGLIANO. Giovanni, l’eroe. Lo chiamavano così amici e parenti di famiglia. Piccolo e apparentemente indifeso, ha lottato come un leone per anni, sempre con il sorriso, per non far mancare il coraggio soprattutto a mamma e papà. Si è addormentato l’ultima volta venerdì, come ogni sera, dopo l’ultimo bacio della buonanotte.

Oggi avrebbe festeggiato la festa della mamma con Francesca, la sua mamma, domani avrebbe compiuto dieci anni. Giovanni Rosso era malato da quando ne aveva tre: praticamente un’infanzia trascorsa a lottare, con tenacia inaudita, come solo gli eroi dei fumetti sanno fare. Trovava la forza nell’amore della sua straordinaria famiglia, in due fantastici genitori, che nel frattempo gli avevano regalato anche una sorellina, che compirà 7 anni tra meno di un mese, nata nelle stesse settimane in cui veniva scoperta la terribile malattia. Attorno a sé anche l’affetto degli amici, dei compagni di scuola e degli amati gatti, che strapazzava di coccole durante i momenti più duri, fermato nel letto da micidiali cicli di chemioterapia.

Domani, il giorno del suo compleanno, sarà invece quello del saluto, ma per Giovanni sarà comunque festa: lo hanno deciso mamma Francesca e papà Mahavira, perché così avrebbe voluto il loro eroe. Le esequie sono in programma alle 15 a Mazzocco di Mogliano, dove la famiglia era andata a vivere, anche se Giovanni e i genitori erano conosciuti a Mirano. Francesca Sara Zanoni, la mamma, 34 anni, è anche una scrittrice emergente: laureata in Scienze della formazione primaria, abituata a lavorare contatto con i bambini, scrive racconti fantasy. Il primo dei suoi lavori, intitolato “I segreti dell’acqua” è edito dal 2012 da Albatros.

Francesca scrive anche per Giovanni, il suo eroe, protagonista di un romanzo, purtroppo, questa volta, reale.

La giovane, molto conosciuta nel quartiere Battisti a Mirano, dov’era cresciuta e conosciuta, anche se originaria di Genova, aveva lavorato anche come barista. Non aveva paura di mostrare la sofferenza del figlio e anche nei bellissimi ritratti di famiglia Giovanni non mancava mai, pur con i segni della malattia e l’immancabile sorriso. Un sorriso contagioso, che così non mancava neppure a mamma e papà, nonostante la consapevolezza del calvario.

Per questo, domani i funerali saranno festa: vietato essere tristi, anche se sarà dura trattenere le lacrime. Ma è il compleanno di Giovanni e sarà il più bello: i suoi primi dieci anni di vita. Amici, parenti, conoscenti da Mirano e Mogliano parteciperanno a centinaia per celebrare questo traguardo. Ci saranno regali, non fiori. A chi in queste ore sta portando il cordoglio per il piccolo Giovanni, Francesca e Mahavira rispondono: «La festa è domani, non mancate». Non mancheranno neanche i compagni di scuola, presenza preziosa in questi mesi. Giovanni li aveva già invitati tutti: loro ci saranno, per rendere la festa di Gio ancora più speciale.

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