Bimbo si spoglia in classe indagine dei carabinieri
VENEZIA. È scattata nel massimo riserbo un’indagine delle forze dell’ordine avvertite dalla dirigenza scolastica e dai servizi sociali per verificare l’ipotesi di abusi da parte di adulti alla base di comportamenti esibizionisti e insolite richieste di un alunno di seconda elementare ai suoi compagni di classe. Secondo il racconto riportato ai genitori dai piccoli testimoni della vicenda, un bambino di 7 anni avrebbe estratto i genitali dai pantaloni sotto il banco di scuola chiedendo loro di toccarlo. Inizialmente l’avevano probabilmente vissuto come un gioco proibito tra risolini e ammiccamenti, se non fosse che qualcuno fra i partecipanti, colto alla sprovvista da tanta sfrontatezza, avrebbe accontentato le richieste del bambino.
Il fatto è avvenuto circa tre settimane fa durante l’orario scolastico turbando pesantemente nei giorni seguenti la serenità di una seconda classe di una scuola primaria del Veneto Orientale. Tutto è iniziato quando il piccolo autore del gesto è riuscito ad attirare l’attenzione di un drappello di compagni di classe radunandoli attorno a sé per lo strano gioco.
In quel momento in classe erano presenti due insegnanti che stavano svolgendo lezione durante una doppia ora di compresenza e hanno notato solo che alcuni bambini stavano confabulando tra loro ma senza destare particolari sospetti. Una circostanza quest’ultima che ha creato ancora più stupore nelle mamme, che hanno spronato i loro figli a raccontare tutti i particolari della strana performance del loro compagno di classe.
I compagni di classe bambino sono rimasti profondamente turbati, un’esperienza forte, partita da richieste circostanziate che li avrebbe poi spinti i a raccontare ai genitori l’accaduto che ha fatto scattare l’indagine dei carabinieri.
Del fatto sono stati subito messi al corrente il preside dell’istituto di scuola secondaria e i servizi sociali, che hanno convocato la madre del piccolo per chiedere chiarimenti sul comportamento del figlio con l’obiettivo di capire se si tratta di un’emulazione e di che natura. Da quello che è emerso ad essere coinvolti sarebbero solo i suoi compagni di classe maschi, nessuna bambina avrebbe assistito alla scena.
Ad essere attivata dalla scuola per eseguire una perizia anche una neuropsichiatra infantile esperta nel decifrare l’origine dei comportamenti dell’età evolutiva, che ora si sta occupando del caso ricostruendo la veridicità del racconto riportato dai bambini e ravvisando le possibili responsabilità in capo alle insegnanti.
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