Bimbo resta chiuso in auto Salvato dai vigili del fuoco

Caorle. La madre aveva perso le chiavi mentre sistemava il figlio sul seggiolino Sotto choc ha chiamato i pompieri e i volontari hanno subito riaperto la vettura
Di Gemma Canzoneri

CAORLE. La macchina si chiude accidentalmente e il bambino rimane intrappolato dentro davanti allo sguardo impotente della mamma: una storia a lieto fine grazie al pronto intervento dei volontari dei vigili del fuoco. È successo domenica pomeriggio a Porto Santa Margherita, poco dopo le 17, proprio quando a Caorle la processione della Madonna dell’Angelo stava per iniziare ed il corteo acqueo partiva dal porto peschereccio per non giungere oltre le dighe del Livenza a causa del brutto tempo. La città, in quel momento era assediata da orde di persone, se ne stimano circa 200 mila, che tra il centro, gli argini del canale dell’Orologio e la scogliera di Porto S. Margherita non volevano perdere nemmeno un secondo di quel se pur breve storico corteo.

Una fortuna, per mamma Mariagrazia residente a Spresiano, che con il suo bambino di soli undici mesi stava risalendo in auto nella frazione di Porto S. Margherita, dove possiede un appartamento, cercando di scappare dal maltempo sempre più incombente. Infatti, data la massiva presenza di persone e soprattutto grazie alla processione, la città era presieduta da ogni possibile squadra di soccorso necessaria in caso di manifestazioni di massa. «Tutto è accaduto in pochi istanti» spiega Mariagrazia Zanella che in quel momento era assieme al fratello, «ho legato il piccolo Carlo al seggiolino ma indietreggiando e chiudendo lo sportello devo aver fatto cadere le chiavi dell’auto le quali, incredibilmente, hanno attivato la funzione di chiusura automatica. Nello stesso momento, mio fratello che stava caricando il bagagliaio, ha a sua volta chiuso il portellone e, senza avere il tempo di rendercene conto, il mio bambino era rimasto chiuso dentro».

Comprensibile il panico e l’agitazione che hanno sin da subito preso il sopravvento su questa mamma nel vedere il suo piccolo rinchiuso nell’auto, anche se fortunatamente la giornata fresca e ventilata di domenica, ha scartato a priori la possibilità che il piccolo Carlo potesse soffrire in qualche modo il caldo. «

Mio fratello ha avuto la prontezza di chiamare subito i vigili del fuoco» continua mamma Mariagrazia, «che sono sopraggiunti in meno di dieci minuti. Era un gruppo di volontari di Caorle che ha lasciato il servizio alla processione per venire a liberare il mio bambino e per questo sono loro infinitamente grata. Sono stati gentili ma soprattutto molto comprensivi nei miei confronti che ero in un evidente stato di confusione. In pochi minuti sono riusciti a recuperare le chiavi con l’ausilio di un ferro ad uncino, senza fare nemmeno un graffio sulla mia Audi e così, presto, ho potuto riabbracciare il mio bambino, che se pur inizialmente tranquillo, alla fine cominciava ad agitarsi».

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