Bimbo morso alla gamba da un cane in spiaggia
JESOLO. Bambino morso da un cane in spiaggia, si riaccende la polemica sugli animali lasciati liberi contro le ordinanze di divieto. È accaduto l’altra mattina in zona piazza Marconi al lido invaso dai bagnanti.
Il bimbo di 4 anni stava giocando sotto l’ombrellone con la babysitter. Una frazione di secondo ed è arrivato un cane di media taglia, meticcio, che lo ha aggredito, probabilmente per giocare, mordendogli una gamba. I segni dei denti erano molto evidenti e il bambino è rimasto terrorizzato piangendo senza sosta. È stato dunque portato al pronto soccorso per un controllo da parte dei sanitari che lo hanno medicato, ma non hanno riscontrato fortunatamente lesioni gravi e suggerita una profilassi antitetanica da acquistare in farmacia.
Ma la famiglia del bambino ha chiesto l’intervento dei carabinieri che sono giunti in spiaggia e hanno sanzionato il proprietario del cane con 200 euro di multa come previsto dal regolamento comunale perché il cane non poteva essere introdotto sull’arenile.
L’episodio è stato anche denunciato sui social e nel dibattito è intervenuto il blogger Claudio Vianello, protagonista da anni di una battaglia contro la presenza di cani in spiaggia. «Le regole sono chiare», ricorda Vianello, «i cani in spiaggia non possono entrare durante la stagione estiva. Possono solo zampettare, con i loro padroni, e con guinzaglio e museruola, lungo la passeggiata che costeggia l’arenile. D’inverno possono entrare anche in spiaggia, ma solo con guinzaglio e museruola, anche se nessuno lo rispetta.
Tanti, troppi cani sono in spiaggia a giocherellare in questi giorni di sole con i loro padroni e sono una minaccia continua. Arrivano dagli alberghi», continua Vianello, «in cui è permesso ai turisti di tenere i cani e nessuno dice loro che non possono portarseli anche in spiaggia. Regna una grande confusione, ma intanto quel bambino poteva subire conseguenze ben più gravi. Ci sono gli albergatori che non informano, gli stabilimenti balneari che non vietano di portare i cani e non li mandano via immediatamente. Me ne hanno segnalati almeno altri quattro di cani liberi in spiaggia, e in solo poche ore, dopo quell’incidente».
«Ci vogliono regole ben precise e rispettate da tutti», conclude, «perché una cosa sono gli alberghi e le stanze affittate in cui possono stare i cani in segno di civiltà, un’altra è che siano lasciati liberi dove ciò non è possibile».
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