Bimbo di due anni muore di meningite

Il piccolo Moritz ha avuto all’improvviso una febbre molto alta: inutile corsa all’ospedale di San Donà, è spirato in poche ore

È spirato a neanche due anni per un gravissimo caso di meningite. Il piccolo Moritz Reinhechel, bambino tedesco, nato a Fuesse e residente ad Aitrang, in vacanza a Cavallino con papà Christian e mamma Sandra, avrebbe compiuto due anni il 16 luglio prossimo. Domenica mattina, al camping Ca' Pasquali, dove si trovava in camper con i genitori, ha iniziato ad accusare una febbre molto alta che ha subito impensierito papà e mamma. La mamma, che è infermiera in Germania, non ha aspettato oltre e si è resa conto che quella febbre improvvisa poteva nascondere in realtà una patologia ben più seria. Avevano affrontato un viaggio lungo, poi avvolti dal caldo torrido di questi giorni che poteva aver indebolito il piccolo. Assieme al marito ha portato il figlio nel più vicino reparto di Pediatria della zona, quindi all’ospedale di San Donà, per il ricovero urgente e tutte le analisi. Ma le sue condizioni si sono aggravate con il passare delle ore e domenica notte è spirato in reparto gettando nella disperazione papà e mamma che lo avevano vegliato assieme al personale sanitario.

Dalle prime analisi è stata subito diagnosticata una grave forma di meningite. Non è stato possibile strapparlo alla morte, tanto è stata fulminante la forma che lo ha contagiato. È stata immediatamente avvertita l'Asl 12 di Venezia, competente sul territorio di Cavallino Treporti, a proposito del decesso del piccolo turista nel camping che ospitava circa 1.200 persone, la metà delle quali bambini. Contemporaneamente sono stati informati i responsabili del dipartimento analogo all’Asl 10 del Veneto Orientale, responsabile della struttura sanitaria in cui si è registrato il decesso del bambino. Le due Asl si sono mosse di concerto per fare in modo che profilassi e analisi fossero portate a termine nel più breve tempo possibile e senza ulteriori rischi.

Costernazione al camping di Cavallino Treporti, soprattutto tra i dirigenti e il personale che hanno vissuto l'agonia della famiglia, che tutti hanno descritto molto riservata e discreta. Non hanno voluto esprimere commenti sull'episodio, e hanno chiesto il rispetto del dolore di un papà e una mamma che hanno appena perso il loro piccolo e sono dovuti tornare a casa. A loro hanno porto le condoglianze dopo il tragico decesso che ha cambiato per sempre la loro vita in un momento che doveva essere felice, le tanto attese vacanze sul litorale, viaggi che avevano programmato da mesi e che dopo un anno di lavoro duro doveva essere anche la prima esperienza di loro figlio al mare. Quelle vacanze che che purtroppo saranno da adesso un tragico ricordo. I genitori sono partiti ieri mattina per la Germania, mentre le onoranze funebri Bustreo di San Donà hanno seguito tutta la documentazione per il rientro della salma del bambino che dovrebbe arrivare oggi a casa, dove saranno celebrati i funerali nella cittadina di Aitrang nel sud della Bavaria, regione di Allgau.

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