Bimba di un mese trovata morta in culla
La mamma lavorava nella ditta di Qamrul Niloy, vittima di un incidente in Arabia Saudita in cui morì l’intera famiglia
MESTRE. Muore in culla a un mese dalla nascita. Un filo rosso sottile e tragico che passa per la Fincantieri lega Fisnik Hasaj, 32 anni, e la moglie Arlinda Sykaj, di 23, entrambi albanesi, a Tania Hossain, Qamrul Islam Niloy e i loro due bimbi, Yusha e Azan, l’intera famiglia che ha perduto la vita in un incidente stradale in Arabia Saudita alla vigilia del nuovo anno di ritorno da una visita alla Mecca.
La coppia di giovani genitori che abita in via della Fornace, in una casetta di proprietà alla fine della strada acquistata da qualche anno, proprio dopo il matrimonio, la notte tra il 10 e l’11 gennaio ha perso Aria, la secondogenita nata il 5 dicembre scorso. Una bambina bella come la mamma e già amata dal fratellino che di mesi ne ha appena 20, Aleandro. Una tragedia arrivata in una mattina fredda, che solo chi la vive sa cosa possa significare.
«Il medico ha detto che si è trattato di morte bianca, una cosa che capita entro il primo anno di vita, per questo non abbiamo fatto l’autopsia», spiegano con una grande compostezza trovando la forza di parlare in un momento tanto doloroso i genitori. Adesso mamma e papà si sorreggono a vicenda sostenuti da amici e parenti e attendono tutte le carte per organizzare il funerale, che si terrà in Albania, a Skutari, il loro paese natale, che la piccola non ha mai potuto vedere. «Ci sono alcune pratiche da definire, anche con l’ambasciata» racconta il papà, «ci stanno aiutando dall’Albania assieme a un’agenzia che ha sede a Roma e che si occupa di queste disgrazie». Con loro, ieri, c’erano la sorella e la nonna della bimba.
Arlinda lavorava nella ditta di Kamrul Islam, che si occupava della molatura delle navi per la Fincantieri, faceva la segretaria nell’ufficio di Tania, la conosceva bene, così come il marito e i figli, Eusha e Azan. Poi, quando è rimasta incinta della piccola Aria, è entrata in maternità e ha smesso di andare in ufficio, ma il rapporto di amicizia con la famiglia è rimasto. Anche il marito Fisnik, responsabile alla Fincantieri arrivato in Italia da 17 anni, conosceva Qamrul, nonostante facessero due lavori diversi. Un dolore grande, il loro. Arlinda ha seguito i corsi pre parto, stava bene, tutto si era svolto normalmente. La bimba è nata all’Angelo il 5 dicembre, sanissima, con il parto cesareo. Mamma e papà mai avrebbero immaginato che una simile tragedia potesse succedere a loro. «È accaduto alle 7, ci siamo svegliati e abbiamo trovato la bimba nella culla», raccontano, «mio marito stava andando a lavorare, ha chiamato l’ambulanza, quando il 118 è arrivato, praticamente subito, non c’era più nulla da fare».
Spiegano: «All’inizio hanno parlato di emorragia cerebrale, venerdì il medico legale ci ha detto che si è trattato di una “morte bianca”, che fino a un anno di vita può accadere». «Crediamo in Dio», raccontano moglie e marito, «ma non siamo praticanti».
Sul profilo di Arlinda l’immagine di una mamma che abbraccia un bambino con le ali da angelo, pronto per volare in paradiso come la sua Aria.
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