Bimba cade dallo scivolo e si ferisce al Facefood

La piccola di due anni si è lacerata la palpebra e il padre si rivolge all’Adico per la scarsa sicurezza del gioco. Gli organizzatori: «Siamo molto dispiaciuti»

MARGHERA. Una bambina di due anni e mezzo si ferisce scendendo da uno scivolo e l’associazione dei consumatori Adico interviene chiedendo un risarcimento alla famiglia nei confronti degli organizzatori del Facefood Festival.

La bimba mestrina se l’è cavata con una lacerazione della palpebra, ma sarebbe bastato molto poco perché le conseguenze fossero molto più gravi. Il tutto mentre scendeva dallo scivolo messo nell’area giochi del festival, il parcheggio del centro commerciale Panorama in via Orsato. La piccola è dovuta ricorrere alle cure dei medici del Pronto soccorso dell’ospedale dell’Angelo. Dopo le visite di rito, alla bambina hanno applicato dei punti di sutura alla palpebra.

«Quando abbiamo visto la ferita, io e mia moglie eravamo sconvolti, mentre nostra figlia piangeva disperata», racconta il padre dalla piccola, ispettore ed esperto di sicurezza sul lavoro e nei luoghi di pubblico spettacolo. «Siamo subito andati al Pronto soccorso, ma vista la ferita ci siamo resi conto che la bambina ha rischiato di perdere l’occhio».

Tramite l’ufficio legale dell’Adico i genitori chiederanno un risarcimento agli organizzatori del Facefood Festival. «Abbiamo potuto confermare, anche tramite il materiale fotografico fornitoci dai genitori, che l’area non è allestita in modo da garantire l’incolumità di chi ne usufruisce», sottolinea Carlo Garofolini, presidente dell’Adico. «Sono molti gli aspetti che contesteremo: in particolare la posizione errata dello scivolo poiché troppo vicino alla staccionata, la pericolosità delle basi con i bordi taglienti e il fatto che lo scivolo stesso non sia fissato al terreno. Invitiamo da subito gli organizzatori a mettere in sicurezza l’intera area giochi».

Gli organizzatori del Festival non hanno perso tempo, tanto che già ieri l’area giochi è stata chiusa per procedere a tutte le verifiche del caso.

«Non sapevamo nulla di questo incidente, altrimenti saremmo intervenuti prima», replicano gli organizzatori che fanno capo all’associazione culturale Vicus, «e siamo rimasti sconcertati e dispiaciuti per l’accaduto. Ora attenderemo che vengano fatte tutte le verifiche possibili prima di riaprire l’area giochi, ma quando era stata preparata tutto sembrava in condizioni ottimali per garantirne l’uso in sicurezza. Ci confronteremo poi con i nostri legali sulle richieste avanzate da Adico in termini di risarcimento».

Simone Bianchi

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