A Venezia via libera al bilancio di previsione: due milioni alla Fenice
Il documento unico 2025/27 approvato dal consiglio comunale. Nessun aumento dei tributi né tagli dei servizi, crescono il verde e le manutenzioni
La Fenice riceverà due milioni e 127mila euro dal Comune, somma che comprende anche la quota di 300mila euro già inseriti nel bilancio di previsione e destinati ad una più ampia programmazione. Sfiora i 18 milioni, invece, l'entrata prevista dal Casinò.
Giovedì 19 dicembre il Consiglio Comunale ha approvato il bilancio di previsione e il Documento unico di programmazione per il triennio 2025-2027, manovra che si attesta intorno agli 800 milioni di euro di spesa corrente. Nessun aumento dei tributi e nemmeno tagli dei servizi, ma solo gli adeguamenti Istat.
Diversi, invece, gli aumenti: il verde pubblico prevede uno stanziamento di 8,2 milioni, che quest’anno erano solo 8, mentre nel 2023 6,9 milioni, anche i fondi per la manutenzione della città passano a 25 milioni rispetto ai 23,3 del 2024.
Viene poi confermato e portato avanti il piano sulla residenza pubblica, varato lo scorso anno, che prevede 5 milioni all’anno per il recupero di alloggi sfitti, 500mila euro per le operazioni di riatto degli alloggi in Terraferma e altri 500mila euro per quelli a Venezia. Altri 500mila euro saranno utilizzati per la manutenzione programmata degli alloggi, oltre alle consuete manutenzioni ordinarie pari a 1,2 milioni per la Terraferma e 1,2 milioni per Venezia.
Tra le voci di spesa si registra un incremento anche per i fondi relativi al monitoraggio dei ponti del Centro storico e i cavalcavia della Terraferma, per un importo rispettivamente di 205mila e 180mila euro. Per il prossimo triennio è inoltre confermato l'impegno sulle biblioteche comunali. La spesa sarà di 1,8 milioni di euro all’anno, nel 2020 era di circa un milione. Confermate le voci di spesa sul Sociale, che saranno sostenute da contributi in arrivo dallo Stato e dall'Unione Europea a supporto delle progettualità messe in atto dall'Ente. In particolare l'implementazione di servizi sarà sostenuta da investimenti economici per una spesa complessiva a bilancio di 64,6 milioni di euro per il 2025, rispetto ai 59,3 del 2024.
E’ stata approvata anche la modifica al Regolamento comunale dell’Imposta di soggiorno, poiché si ritiene opportuno limitare il pagamento dell’imposta di soggiorno ai soli primi 5 pernottamenti, anche non consecutivi, nell’anno solare per i lavoratori del comparto sanità che si rechino a Venezia per svolgere la propria attività lavorativa, anche temporanea, nelle strutture sanitarie collocate nel territorio del Comune di Venezia.
Si tratta di un’agevolazione per i lavoratori del comparto sanità per agevolare la loro permanenza a Venezia in strutture ricettive.
Le polemiche
Nonostante il bilancio sia stato approvato, la seduta non è stata tranquilla e il consigliere dei Verdi, Gianfranco Bettin ha puntato il dito contro il sindaco: «In conclusione della seduta di consiglio comunale sul bilancio di previsione, il sindaco Brugnaro, nel suo monologo interminabile, “alla Fidel Castro”, come sempre auto apologetico, dipingendosi come Batman - dunque, paragonando la nostra città alla teterrima Gotham City: così infatti l’ha ridotta, come scientificamente ha appena confermato Il Sole 24 Ore, mentre il suo bilancio dimentica emergenze come la casa e la questione sociale e della sicurezza, ha attaccato l’opposizione su vari fronti, compresi gli investimenti per la città e Porto Marghera. Come se fosse in potere della minoranza decidere alcunché».
Attacco che, a detta di Bettin, è dettato dalla frustrazione di Brugnaro per non essere ascoltato da Roma, che lascia Venezia senza finanziamenti della Legge Speciale e senza fondi per la Zls. «Il sindaco fa il fenomeno contro l’opposizione che i suoi regolamenti, e i suoi fedeli esecutori, conculcano, così come hanno cancellato gli organi di partecipazione, come le Municipalità, le Consulte e i Forum, ma sta buono e zitto mentre a Roma colpiscono duramente la città. Per fortuna, questa pessima stagione sta finendo» conclude.
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