«Bilancio non a posto, lo risaneremo»

Il sindaco Brugnaro: il buco resta, ma lo abbiamo ridotto di 30 milioni. Ora bisogna mettere mano alle Partecipate
Di Marta Artico
17/09/2014 Venezia. Nella foto il municipio, Ca'Farsetti, possibile luogo per la celebrazione del matrimonio di Clooney e Alamuddin
17/09/2014 Venezia. Nella foto il municipio, Ca'Farsetti, possibile luogo per la celebrazione del matrimonio di Clooney e Alamuddin

«Il bilancio era devastato, e lo ricordo perché qualcuno diceva persino che il debito era sostenibile. Per questo appena eletti ci siamo blindati per due mesi, perché la macchina va ripristinata in un corretto equilibrio, va cambiato il motore e rimessa in carreggiata mediante un’opera di risanamento che abbiamo avviato». La macchina è il Comune, pieno di debiti fino al collo. Il sindaco Luigi Brugnaro ieri mattina ha illustrato, assieme all’assessore al Bilancio, Michele Zuin, la delibera della giunta comunale che risponde ai rilievi formulati dalla Corte dei Conti, per il Veneto, sul rendiconto del 2013. La materia è tosta, come gli ambiti di criticità su cui i giudici contabili hanno evidenziato rilievi: equilibri e vincoli di bilancio, gestione della liquidità, mancato rispetto del Patto di stabilità 2013.

Due i dati di partenza: «Il bilancio non è ancora a posto e le partecipate non sono in salute». Il buco di 800 milioni rimane, anche se è stato ridotto di 30 milioni grazie alle politiche di contenimento. «Non finiremo mai di ringraziare la Corte dei Conti», ha esordito il sindaco, «la delibera contiene una per una le azioni che abbiamo messo in campo non appena entrati in carica, ancora prima che la Corte ce lo chiedesse, perché il modus operandi andava cambiato e i debiti non spariscono solo perché vengono raccontati. Adesso attendiamo la relazione 2014, i nostri provvedimenti sono coerenti con quanto previsto dai decreti della legge Madia, stiamo lavorando per efficientare la pubblica amministrazione. Bisogna avere il coraggio di essere onesti. I numeri di un bilancio sono azioni che poi si ripercuotono sull’attività amministrativa, il futuro viene mangiato se te lo spendi prima. Il bilancio non è ancora a posto, ma non spendiamo più di quanto possiamo permetterci come deve fare un buon padre di famiglia».

Corsa ai ripari. L’assessore Zuin ha spiegato come da luglio del 2015 siano state avviate numerose azioni virtuose volte a dar vita a un processo di risanamento del bilancio comunale. «Prima era prassi coprire le spese correnti con entrate straordinarie, noi non lo facciamo». Non solo: «Per il secondo anno consecutivo si è conseguita l’approvazione entro il 31 dicembre del bilancio di previsione, un’operazione importante che consente una seria forma di programmazione all’interno dell’Ente». L’amministrazione ha, inoltre, deciso di utilizzare economie di spesa derivanti, ad esempio, da risparmi nei lavori pubblici, per alimentare il fondo di riserva. «Se c’è un avanzo amministrativo, lo usiamo per accantonarlo nel fondo rischi». E poi ancora di predisporre il bilancio 2016 senza utilizzare risorse al titolo IV di entrata al finanziamento di spese correnti, non ricorrendo neppure agli oneri di urbanizzazione.

Patto di stabilità. L’assessore Zuin ha ricordato come «dopo lo sforamento per tre anni consecutivi, dal 2013 al 2015, dal 2016 si sia invertita la rotta, si siano rispettati i vincoli di finanza pubblica, con il risultato di certificare a breve il traguardo conseguito».

Liquidità. Zuin lo dice apertamente. «Abbiamo problemi di liquidità che vengono da lontano, quando il Comune ha rinunciato ai 40 milioni accumulati dal Casinò, quaranta milioni andati bruciati, per questo abbiamo messo in campo misure preventive». Ad esempio nei confronti delle società partecipate: Ztl, strisce blu, soldi incassati per conto del Comune. «Un’attenta gestione della liquidità delle partecipate ci aiuta a non andare in crisi e influisce positivamente anche sulle casse del Comune». Tra le azioni in campo, anche l’anticipazione della riscossione dell’ultima rata della Tari a novembre. «Grazie a questi interventi nel 2017 riusciremo a migliorare il nostro deficit di liquidità di circa 20 milioni di euro».

Stretta sulle partecipate. L’obiettivo è mettere mano alle partecipate che «non godono di buona salute» e rilanciarle, valutandone l’operato, la liquidità a disposizione, i debiti, gli investimenti, i mutui, imponendo report trimestrali, dando obiettivi ai dirigenti e persino codici etici. Senza dimenticare gli organici: il Comune ha tremila dipendenti, le partecipate settemila, è stato ricordato sottolineando l’esplosione, negli anni, di dipendenti. «Abbiamo fatto efficientamenti alle partecipate per 6 milioni e mezzo di euro», ha spiegato Zuin, che ha ripetuto «la musica adesso è cambiata».

Direzione Controlli. Brugnaro sta facendo dei colloqui, per mettere in quest’ufficio le persone giuste, una struttura che si sta delineando in queste settimane. «Effettuerà un controllo non poliziesco, ma legato all’efficientamento». Nel mirino la verifica delle convenzioni e l’operatività sul campo dei servizi pubblici, i contratti, i mezzi utilizzati. Il Collegio dei Revisori dei Conti ha avvallato la relazione della Giunta, ora verrà inviata alla Corte dei Conti.

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