«Bilancio in rosso, mancano 64 milioni»

Si interverrà su Insula, sarà sciolta la Cmv (Casinò). Pesano i mancati incassi per alineazioni e oneri di urbanizzazione
Di Alberto Vitucci
17/06/2015 Venezia, Luigi Brugnaro, nuovo sindaco di Venezia
17/06/2015 Venezia, Luigi Brugnaro, nuovo sindaco di Venezia

Anche l’amministrazione Brugnaro sforerà il Patto di Stabilità. Il sindaco e la giunta hanno affrontato la questione bilancio con largo anticipo. Ma la tendenza è segnata. All’appello mancano 64 milioni di euro. Con un passivo di cassa (a oggi) di 43 milioni e 317 mila euro, dovendo raggiungere 21 milioni di attivo, i conti sono presto fatti. E la situazione difficilmente potrà migliorare. «Il bilancio di previsione andrà in discussione già nelle prossime settimane», dice l’assessore Michele Zuin, «e bisognerà lavorare sui risparmi del Comune ma soprattutto delle aziende». La notizia rivelata ieri dal sindaco Luigi Brugnaro durante il suo «punto stampa» del venerdì è che a breve arriverà la manovra per rimettere in sesto le aziende partecipate. Lui la chiama “Operazione verità”. «Stiamo lavorando per portare alla luce le tante cose che non sono state dette. Non voglio dare la colpa a nessuno. L’errore più grande è stato quello di non dire la verità ai cittadini».

Insula. Si comincia da Insula, la società della manutenzione creata nel 1996 che per sopravvivere ha bisogno di un contributo annuo del Comune di 20 milioni per opere pubbliche. «Pesa nel bilancio ma vincola anche nella programmazione», dice il sindaco, «e il 14 per cento di aggio della società non è più sostenibile. Bisogna intervenire».

Casinò. «Abbiamo ereditato la critica situazione economica finanziaria del gruppo Casinò», scrive Zuin nella relazione, «il fallimento dell’operazione di privatizzazione ci costringe a sciogliere la società del patrimonio, la Cmv». Nel 2015 il Comune ha fornito al Casinò 6,7 milioni di euro. E le condizioni di equilibrio sono garantite «solo fino al 31 dicembre 2015».

Sgravi. La sentenza del 3 settembre scorso penalizza ancora una volta tutte le aziende veneziane, compreso il Casinò. E costringerà il Comune a versare altri 2 milioni alla Casa da Gioco, rinunciando anche a crediti per 3,2 milioni. «Incredibile», sbotta Brugnaro, «tutto perché un avvocato dello Stato ha chiesto all’Unione europea di calcolare gli interessi con il metodo composto e non con il metodo semplice. Pazzesco. Faremo causa al governo».

Pagamenti in ritardo. Il Comune avanza 20 milioni dallo Stato e quasi altrettanti dalla Regione. «Non ci pagano e ci danno anche la multa», dice Brugnaro, «faremo di tutto per recuperare quello che avanziamo dallo Stato. Abbiamo trovato 200 mila euro per le scuole. Ma abbiamo bisogno di un flusso di denaro continuo, non di mance. E di arrangiarci da soli, ci lascino fare, tolgano il vincolo da Marghera. Faremo presto un incontro con Renzi e i parlamentari veneziani».

Disavanzo 2014. Fra i tanti debiti del Comune ci sono anche le rate per la penalizzazione del Patto di Stabilità 2014. I 72 milioni accumulati nel 2014 sono stati ripartiti dal commissario in rate annuali di 3,9 milioni per 28 anni.

Oneri di urbanizzazione. Nuovo buco sulle previsioni (sbagliate) delle entrate per oneri di urbanizzazione. Dovevano essere 26 milioni e 800 mila euro per il bilancio 2015, fino a oggi, anche a causa della crisi e di progetti fermi, ne sono entrati solo quattro milioni e mezzo. Altri 20 milioni che mancano all’appello.

Alienazioni. Sui 32 milioni previsti dal piano delle alienazioni immobiliari 2015 ne sono state realizzate circa la metà. Mancano anche qui 15 milioni e 630 mila euro, più gli 8 milioni di garanzia dovuti per il Fondo immobiliare, 6,3 per rate dei mutui con la Bei contratti dalle società comunali.

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