Bike sharing, il servizio rilancia e punta ai cento mezzi in due mesi

Un primo passo verso un miglioramento dei servizi per la mobilità, a servizio del campus universitario, è arrivato ieri con i sedici posti bici del “Bike sharing” inaugurati ieri in via Torino. Via...
Foto Agenzia Candussi/ Scattolin/ Mestre, via Torino Campus Scientifico Ca' Foscari/ inaugurazione nuova ciclo stazione di bike sharing
Foto Agenzia Candussi/ Scattolin/ Mestre, via Torino Campus Scientifico Ca' Foscari/ inaugurazione nuova ciclo stazione di bike sharing

Un primo passo verso un miglioramento dei servizi per la mobilità, a servizio del campus universitario, è arrivato ieri con i sedici posti bici del “Bike sharing” inaugurati ieri in via Torino. Via le bici in affitto pubbliche da piazza Carpenedo, dove gli stalli erano disertati per portare il servizio di fronte al campus universitario, ultimo atto della settimana europea della Mobilità sostenibile in città.

«Al momento conta sedici posti bici, ma se l'utenza risulterà maggiore, come crediamo, sarà ulteriormente potenziata: pensiamo alla sua utilità soprattutto per gli studenti che arrivano a Mestre col treno. L'obiettivo è di realizzare per loro un collegamento diretto con il campus, attraverso via Ca' Marcello, una volta che venga sistemata quest'area», ha precisato ieri l’assessore Renato Boraso. Il servizio di bike sharing, ha ricordato il dirigente di Avm, Franco Comacchio, conta attualmente su 19 ciclo-stazioni (16 in Terraferma e 3 al Lido), con un parco mezzi di 70 unità, che sarà portato entro due mesi a quota cento.

I prelievi di bici sono passati dai 9.000 del primo anno, (2011) ai 21.000 del 2015, con un ulteriore incremento quest'anno, nei primi otto mesi, del 18%. Un servizio, che per il 99,9 per cento, vede gli abbonati, 370, utilizzare le bici per spostamenti di massimo mezz’ora. Quindi, tutti all’interno della prima ora di gratuità del servizio ( dalla seconda ora si paga da 1 a 2 euro, lo ricordiamo). Dopo le gravi difficoltà del 2014 quando raffiche di furti e danneggiamenti hanno messo a rischio il servizio delle bici pubbliche, con 150 bici rimpiazzate (valore 250 euro l’una) a spese del Comune e nuovi dispositivi di controllo e aggancio sono stati imposti alla società fornitrice, il circuito “Bicincittà”, ora il servizio punta ad essere innovato e potenziato. In primis con l’arrivo di altre biciclette per raggiungere la soglia dei 100 mezzi a disposizione e poi snellendo le pratiche di iscrizione. Da ieri infatti, ha annunciato Avm, ci si potrà iscrivere al servizio online (sul sito http://bicincitta.tobike.it): per i primi 50 cittadini che lo faranno l'iscrizione è gratuita e ci sarà un ulteriore omaggio di 5 euro di ricarica. E con la App “Bicincittà light”, da scaricare sul telefonino, si potranno conoscere in tempo reale i posti liberi e le bici presenti in ogni postazione senza più rischiare così di restare a piedi. O di vagare alla ricerca di un mezzo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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