Bike sharing, dal 16 giugno si riparte con cento bici

Servizio sospeso per la riorganizzazione dopo mesi di stop causa furti e vandali 240 i mezzi rubati, un danno di 40 mila euro. Agli abbonati sei mesi di proroga
Di Simone Bianchi
Stazioni di bike sharing completamente vuote - nella foto la stazione FS Mestre
Stazioni di bike sharing completamente vuote - nella foto la stazione FS Mestre

Il Comune non cede ai vandali e ai ladri di biciclette, e dal 16 giugno il servizio di bike sharing riprenderà apportando tutte le modifiche necessarie per evitare che si ripetano problemi come quelli che, di fatto, lo hanno messo in ginocchio in questi mesi, causando alle casse comunali un danno economico di oltre 40 mila euro. L’assessore alla Mobilità è stato chiarissimo ieri mattina: «Non molliamo, anzi, ci riproviamo con nuovi mezzi e nuove soluzioni perché crediamo in un uso concreto delle biciclette in città, e perché secondo noi il numero di fruitori è destinato a salire», assicura Ugo Bergamo.

Le scuse. «Mi scuso con tutti gli utenti, ma è chiaro che non è colpa nostra se sono state rubate più volte le biciclette utili a questo servizio di Avm. Neppure le telecamere a circuito chiuso sono servite a individuare i ladri che hanno agito sempre a volto coperto. Tuttavia, non abbiamo intenzione di desistere, e vinceremo questa battaglia, contando anche sul lavoro della Magistratura. Siamo stati travolti da una situazione non certo voluta, ma che va presa di petto per garantire un servizio adeguato ai cittadini».

I furti. Sono 240 le biciclette rubate in questi anni dagli stalli disposti in 16 diverse stazioni di terraferma. In pratica, calcolando che erano 80 quelle disponibili, è come se fossero state sottratte tutte per tre volte. Numeri assurdi, soprattutto se si pensa che solo a Mestre sta succedendo una cosa simile, mai vista finora in altre città. E con furti che non riguardano solo il bike sharing, ma anche gli stalli lungo le strade e i giardini dei condomini.

Ladri organizzati. Comune e Avm stanno cercando di capire chi ci possa essere dietro l’altissimo numero di furti di biciclette che affligge Mestre da mesi. «Sembra qualcosa di organizzato più che casuale, altrimenti non si spiegherebbe una situazione simile», osserva l’assessore alla Mobilità. «Qui il problema appare patologico, perché Bicincittà gestisce il servizio anche in altri capoluoghi e numeri come i nostri non se ne registrano».

Le soluzioni. Raggiunto un accordo con il fornitore Bicincittà che si impegna a mantenere la flotta a un livello complessivo di cento biciclette. Quindi sarà fatta la verifica e la manutenzione delle ciclostazioni e delle bici, incluso il riposizionamento delle stesse nel corso della giornata, sei giorni su sette, anziché una volta a settimana come avvenuto finora. Sarà istituito un call center, operativo dalle 7 alle 21 da lunedì a sabato, per ogni tipo di assistenza e il disbrigo delle pratiche. «Verrà inoltre prorogata gratuitamente di sei mesi la scadenza naturale degli abbonamenti, dal momento che in questi mesi gli utenti non hanno potuto usufruire del servizio in maniera congrua», aggiunge Bergamo. «Da oggi il servizio è quindi sospeso fino al 16 giugno per apportare tutti gli accorgimenti possibili, compresa la novità di poter pagare e iscri versi utilizzando il computer o gli smartphone. Bicincittà si accollerà parte dei costi delle nuove soluzioni, specie quelle di sicurezza e sorveglianza».

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