Biglietto scaduto e multa ma era in buona fede
CAVALLINO. Actv rimborsa una multa di 67,50 euro per palese buona fede di un 14enne pizzicato con il biglietto scaduto alla sua prima gita scolastica, ma i maligni della rete accusano la sua...
CAVALLINO. Actv rimborsa una multa di 67,50 euro per palese buona fede di un 14enne pizzicato con il biglietto scaduto alla sua prima gita scolastica, ma i maligni della rete accusano la sua professoressa di avergli fatto vincere il ricorso grazie alla sua parentela con il vicesindaco di Cavallino-Treporti. Un caso esploso in un mare di commenti al vetriolo dal racconto dell’accaduto sul gruppo Facebook “Sciopero dell’abbonamento Actv” apparso in un post della stessa professoressa Vincenza Monica, sorella del vicesindaco e assessore comunale ai trasporti pubblici, postato per elogiare la decisione di buon senso dell’ufficio reclami di Actv di rimborsare la sanzione da lei pagata a un suo studente comminata l’11 ottobre scorso mentre accompagnava in visita naturalista due classi prime superiori a Ca’ Roman.
«Nella tratta Pellestrina Ca’ Roman», racconta la professoressa, «il controllore ha riscontrato che un mio studente di Salzano aveva il biglietto da 7,50 euro fuori tempo massimo, e con caricato anche il biglietto da 7,50 per il ritorno, decidendo così di fargli la multa». Lì per lì a nulla sono valse le insistenze della docente con il controllore che il ragazzo era in buona fede avendo già speso 15 euro tra andata e ritorno, fatto che confermava che non aveva nessuna intenzione di frodare. «Nonostante mi fossi appellata al sentimento di umanità e al buon senso, e alla palese buona fede del ragazzo», racconta Monica, «il controllore inflessibile ha multato il ragazzino per 67 euro e 50 centesimi. Quindi dopo aver speso 15 euro la famiglia si sarebbe trovata a pagare anche una multa di 67,50 euro e questo alla prima uscita scolastica. Mi sono sentita in colpa perché avrei dovuto spiegare che il tempo di viaggio di 60 minuti di un solo biglietto non sarebbe bastato per raggiungere Ca’ Roman».
«Per questo ho pagato subito la multa presentando poi un ricorso ad Actv che è stato accolto restituendomi i soldi» conclude la professoressa “ringrazio Actv per la comprensione, l’umanità, dimostrando di saper agire anche con il cuore. Il ragazzo sicuramente aveva un titolo di viaggio irregolare, ma l’errore era dovuto alla sua inesperienza di viaggio».
Resta l’amarezza dei commenti di una parte del popolo di Facebook, che ha lanciato insinuazioni gratuite nei confronti dell’insegnante che pure aveva pagato la multa.
Francesco Macaluso
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