Biglietti Actv, stangata di Zappalorto
È una stangata sui biglietti Actv che colpirà questa volta sia i veneziani, sia i turisti quella che il commissario straordinario del Comune Vittorio Zappalorto ha commissionato all’azienda di trasporto acqueo, per recuperare complessivamente circa 5 milioni di euro che saranno interamente introitati dal Comune per contribuire a chiudere il “buco” tendenziale di una sessantina di milioni di euro del bilancio 2015, che lascerà in eredità al nuovo sindaco, visto che la sua approvazione è slittata da fine maggio a fine luglio.
Zappalorto ha già indicato ad Actv anche le tariffe da aumentare, che riguarderanno i biglietti singoli per i residenti, quelli per i turisti, gli abbonamenti mensili e quelli per le isole. Il biglietto singolo per i turisti sulle linee di navigazione, già ora a 7 euro, dovrebbe passare a 7 euro e 50 centesimi.
Ma anche i veneziani non si salveranno perché il costo del biglietto salirà da un euro e 30 a un euro e 50 centesimi. Compresi nell’aumento anche gli aumenti degli abbonamenti mensili che saliranno da 31 a 35 euro, con un aumento di 4 euro, superiore al 10 per cento. Ma la vera maxistangata è quella prevista per gli abbonamenti mensili per le isole che passerebbero dai 14 euro attuali addirittura a 20 euro, con un aumento superiore al 40 per cento. Prevedibile una “rivolta” degli abitanti di Lido, Burano, Murano, Pellestrina e dintorni se davvero Zappalorto vorrà applicare la maggiorazione in questi termini.
Serie perplessità sulla manovra tariffaria ci sarebbero anche da parte dell’azienda di trasporto acqueo, che però in questo caso non può che limitarsi a “simulare” gli aumenti stabiliti da Zappalorto, con l’unico obiettivo di raggranellare i 5 milioni di euro che gli servono per chiudere il bilancio. Sarà ora il commissario a decidere se e quando far partire i nuovi aumenti tariffari.
Da ricordare, per quanto riguarda la bigliettazione turistica che Zappalorto ad agosto - meno di un anno fa - aveva fatto cassa per circa un milione e 850 mila euro aumentando da 35 a 40 euro il prezzo dei biglietti valevoli per tre giorni e da 50 a 60 euro quelli con validità settimanale. Non stupisce perciò che un turista belga di passaggio a Venezia si sia rivolto con una denuncia addirittura alla Commissione Europea, accusando il Comune di «violare in modo strutturato e sistematico i trattati europei», con la disparità di costo del biglietto Actv tra residenti e turisti, che pagano quasi sette volte di più. La denuncia è pervenuta a Bruxelles il primo maggio scorso segnalando in particolare la violazione degli articoli 12 e 49 dei trattati europei.
Secondo la denuncia presentata, una giornata standard a Venezia di una famiglia con due figli - con vaporetto, visita a Palazzo Ducale, due biglietti per i bagni pubblici e l’uso del wi-fi - costerebbe a un nucleo familiare veneziano circa dodici euro mentre a una famiglia straniere oltre 130 euro. Di qui l’accusa a Venezia di violare il principio della libera circolazione comune a tutti i cittadini dell’Unione Europea.
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