Biennale, rubati i vibratori di Nina Dotti

Ladri a Palazzo Mora, sparita l'installazione a sfondo sessuale dell'artista venezuelana e opere di Jeff Koons. Valgono 35 mila euro
L'artista Nina Dotti
L'artista Nina Dotti

VENEZIA. Alcune sculture e tre vibratori, una installazione artistica, sono spariti da palazzo Mora. Furto anomalo sul quale indagano i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio. Le opere sono state portate via da Palazzo Mora e sono del noto artista “pop” Jeff Koons, ex marito dell’ex pornostar Cicciolina.

I tre vibratori appartengono a un’installazione a tema sessuale dell’artista di origini venezuelane Nina Dotti.

Si tratta di un furto definito dalle stesse forze dell’ordine “anomalo” , sia per l’entità della refurtiva, oltre a opere di valore non eccelso, anche chiavette Usb, iPod e iPad, sia per le modalità del colpo: nessuna effrazione a portoni e finestre. Il valore totale del bottino è di circa 35 mila euro. Il furto è avvenuto la notte del 31 ottobre scorso.

A Palazzo Mora risiede l’European Cultural Centre che ospita come evento collaterale della Biennale, la mostra d’arte contemporanea “Personal Structures”. A ricostruire i fatti sono i Carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale di Venezia. Domenica sera, dopo la chiusura del palazzo (preso in affitto dalla Fondazione), sono state portate via due sculture piccole di Jeff Koons: si tratta di due multipli delle serie “balloon dog”. Sparita anche una scultura di Karole Feuerman. Altro aspetto singolare è che hanno portato via tre vibratori da sexy shop che facevano parte dell’installazione artistica di Nina Dotti. Il tutto per un valore complessivo di 35 mila euro di beni non assicurati.

Quello che sorprende, però, è che oltre alle opere d’arte hanno fatto razzia di materiale informatico tra Ipad, computer, prese per Iphone, chiavette Usb. È un furto anomalo sul quale sanno lavorando i carabinieri. Anche se non ha un valore elevato il bottino. Il colpo naturalmente è una sfida per gli investigatori che si stanno occupando anche di un altro colpo anomalo, avvenuto a settembre, durante l’inaugurazione di una mostra in una Galleria d’Arte. Durante il party inaugurale qualche presente si è portato via delle statuite esposte. I due furti avvengono durante il periodo della Biennale.

Per ora non viene scartata nessuna ipotesi. Di sicuro non è un furto su commissione perché il valore delle opere è troppo esiguo. Gli inquirenti sono convinti che chi ha agito, non l’ha fatto da solo, e chi ha rubato sapeva dove andare a rubare. Non solo hanno preso le opere, ma anche tutto il materiale informatico, facile da ricettare. Nessun commento da chi gestisce Palazzo Mora.
 

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