Biennale, l’assalto del turismo colto a Venezia. Banco di prova per il sistema trasporti

I giorni dell’inaugurazione. Si teme l’esplodere del moto ondoso per le migliaia di barche circolanti. Actv: corse 80 bis



Assalto culturale a Venezia. Dopo il turismo “mordi e fuggi” dei ponti di Pasqua e del 25 aprile, ecco il popolo della Biennale. “Indotto” più gradito alla città delle masse di «mordi e fuggi e visitatori pendolari che trascorrono solo poche ore in laguna. Il turismo “culturale” dà lavoro agli alberghi - quasi tutti esauriti - e ai ristoranti anche di livello, ai negozi e ai trasporti. Riapre palazzi a uso espositivo, finanzia famiglie che decidono di affittare i loro spazi. Dà lavoro a tipografie e a molte attività collaterali. Compresi gli esercizi pubblici non solo in area marciana e nella direttrice piazzale Roma-Rialto. Lavorano anche i bar e i negozietti di Castello. Decentramento culturale di qualità che si realizza due volte l’anno grazie alla Biennale. Ma sono decine di migliaia le persone che si spostano e “vivono” la città. Sarà il primo banco di prova per la tenuta del sistema. E della città intera, sottoposta per giorni a una pressione colta ma pur sempre consistente.

La settimana “rossa”

Sabato l’inaugurazione della 58ª Esposizione internazionale d’Arte, che quest’anno si chiama May you live in interesting times. Il curatore Ralph Rugoff promette stand di qualità per ridare «fiducia al dibattito politico», e combattere le fake news. Tre giorni di vernice, alla presenza di critici e giornalisti da tutto il mondo mercoledì, giovedì e venerdì. Inaugurazioni a raffica, dei 21 eventi collaterali, di mostre grandi e piccole collegate alla Biennale. Totale, migliaia di organizzatori e invitati.

Taxi

Motoscafi taxi e del noleggio lavorano a pieno ritmo. Così come il trasporto pubblico. «Si dovrebbero ricordare tutti che questa città offre loro il lavoro e va rispettata», commenta un gondoliere.

Moto ondoso

Il timore è quello che nei primi giorni delle inaugurazioni i controlli siano rallentati e il moto ondoso possa risalire a livelli di emergenza. Era successo lo scorso anno, la situazione si è ripetuta anche nei giorni della Mostra del Cinema. Gli attori (in questo caso gli artisti), le autorità, le forze dell’ordine. «Tutti corrono», dicono i gondolieri.

I controlli

Le “postazioni fisse” che erano state promesse funzionano solo davanti a San Marco. Barca dei vigili e di Actv che controllano il rispetto dei limiti di velocità. Ma l’emergenza riguarda, soprattutto nelle ore notturne, i canali tra Bacino, piazzale Roma e aeroporto. Rio Novo, rio di Noale, rio di Santa Giustina. Adesso anche il canale di Cannaregio, sempre più intasato dal traffico di barconi, motoscafi del GiraCittà, mezzi di Alilaguna, taxi e barche private.

Actv

Sarà una prova anche per il trasporto pubblico di Actv. Negli ultimi “ponti” di Pasqua, quelli del Primo Maggio e del 25 aprile appena passati, il trasporto ha mostrato segni di sofferenza, soprattutto verso le isole e in direzione San Marco. Vaporetti pieni, code, disagi per i residenti. Pontili della linea 1 non ancora tornati al loro posto a piazzale Roma e all’Accademia.

Gli orari primaverili hanno modificato le percorrenze del GiraCittà, cambiando anche gli orari. A Fondamente Nuove, ad esempio, i motoscafi 4.1 e 5.1 partono ora con due minuti di differenza e ci mettono più di un’ora a fare il giro della città.

FINO A 80 CORSE bis

L’azienda preferisce puntare sui «bis» in caso di necessità. «A seconda dell’afflusso», comunica, «sono previste fino a 80 corse bis al giorno, disposte dalla centrale operativa». —



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