Bici rubate e scuole in diretta Tv
MESTRE. I grandi assenti ieri a parco Ponci sono stati le aziende del Comune e la politica. Per il collegamento dal mercato di Mestre, affollato di gente, con la trasmissione “Mi manda Raitre”, in diretta dalle 10 alle 11 non si sono visti i vertici di Avm chiamati a spiegare cosa intendono fare per fermare i furti che stanno falcidiando il servizio del Bike Sharing. E non si è vista la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto, chiamata per un botta e risposta con i ragazzi dell’istituto professionale “Musatti” di Dolo che hanno occupato l’istituto per protestare contro le aule insufficienti per lo studio. L’assenza della presidente della Provincia ha provocato la dura rezione dell’inviato della trasmissione, Adorno Corradini che in diretta ha spiegato alla conduttrice Elsa Di Gati. «Dieci minuti prima della trasmissione l’ufficio stampa della Provincia ci ha comunicato che la Zaccariotto, se c’erano gli studenti dell’istituto, non sarebbe venuta. Si è sottratta al confronto. Qui la casta perdura», ha concluso l’inviato, infastidito per l’episodio.
Del bike sharing che a Mestre non funziona hanno parlato un utente del servizio, Franco Tagliapietra, che ha disdettato l’abbonamento al servizio, e Maria Grazia Gangemi dell’Adico di Mestre che ha puntato il dito contro la macchinosità dell’iscrizione via Imob al servizio di bici in affitto che non consente l’uso immediato.
La giornalista de “La Nuova Venezia”, Mitia Chiarin ha invece fornito i dati sulle bici sparite: su 90 riposizionate dal giugno scorso almeno 50 risultano sparite (danneggiate o rubate) per un progetto da 200 mila euro in gran parte finanziato dal Ministero. Tagliapietra, a nome anche di altri utenti, ha puntato il dito contro l’aggancio delle biciclette alle colonnine delle 18 postazioni del servizio e ha ricordato che il sistema non favorisce di certo i turisti e i cittadini che non hanno l’abbonamento al trasporto pubblico. Presenti anche gli Amici della bicicletta per testimoniare l’attenzione dei cittadini alla questione, che resta per ora senza risposta vista la mancata presenza, nonostante l’invito, dei vertici Avm.
Gli studenti del “Musatti” di Dolo sono invece tornati a denunciare la situazione del loro istituto professionale dove le aule non sono sufficienti per l’attività didattica, tanto che le classi sono costrette a continue rotazioni, zaino in spalla, per fare lezione nelle poche aule libere. Un incontro ci sarà nei prossimi giorni con la Provincia ma i ragazzi che speravano di poter dialogare con la Zaccariotto ieri, sono rimasti a bocca asciutta.
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