Biblioteca, tessere e tornelli anti degrado

Contro le presenze di tossicodipendenti e sbandati alla Vez, la direzione e il Comune decidono un piano di intervento
Di Mitia Chiarin
Apertura al pubblico della nuova biblioteca civica Mestre VEZ a Villa Erizzo.
Apertura al pubblico della nuova biblioteca civica Mestre VEZ a Villa Erizzo.

Tessere di accesso magnetiche, tornelli all’ingresso, passaggi della polizia municipale periodici e pure un progetto con le Politiche sociali in cui gli ospiti della Casa dell’ospitalità di Mestre diventano “persuasori” nei confronti di quelle persone che vanno a bivaccare nella sede di villa Erizzo della biblioteca civica, per convincerli ad andare altrove.

Riunione operativa, ieri, tra il vicesindaco Sandro Simionato, l’assessore alla cultura Angela Vettese, il direttore della Civica, Michele Casarin e i dirigenti delle Politiche sociali, con Marino Costantini, per intervenire su un problema emerso fin dall’apertura della elegante nuova sede della biblioteca in via Carducci. Stretta tra le mense dei poveri di via Querini, via Costa e le aree del degrado tra piazzale Donatori di Sangue e il piazzale davanti al supermercato Simply la Vez ha finito con l’ospitare non solo studenti e appassionati di letture ma anche qualche tossicodipendente e clochard, personaggi italiani e stranieri che vivono sulla strada, a volte ubriachi, altre volte anche violenti. E così i tavoli di lettura e studio sono diventati il loro spazio di bivacco, in un luogo dotato di bagni che risulta più caldo e confortevole della strada. Ci sono giornate che si contano anche trenta persone che passano il tempo disturbando, mangiando e bevendo mentre aumenta il numero delle lamentele dei frequentatori abituali. La convivenza con i cittadini che utilizzano la biblioteca come luogo di studio, consultazione di giornali e lettura si è fatta difficile di giorno in giorno e ora il Comune deve intervenire. «Dobbiamo far capire che la biblioteca ha una funzione diversa da quella di un centro di accoglienza», spiega il vicesindaco Simionato. «Si è deciso di lavorare quindi su più fronti: in primis la tessera per accedere alla biblioteca con nome e cognome e fotografia e la possibilità, da valutare con la soprintendenza, di utilizzare la tessera per aprire una porta di accesso all’area della biblioteca e poi controlli periodici dei vigili urbani e un progetto di intervento da gestire assieme alle Politiche sociali» continua a spiegare. «Nella riunione abbiamo gettato le basi di un progetto di intervento che svilupperemo nei prossimi mesi». Alla Vez ci viene spiegato che si sta lavorando anche al nuovo regolamento interno, primo passo per porre regole certe e allontanare alcune presenze che creano malcontento tra studenti e frequentatori, che in alcuni casi hanno anche minacciato di non tornare. «Un problema che interessa tutte le biblioteche, strutture pubbliche aperte a tutti», dicono alla Vez. Ma è tempo di agire: si parte dalla nuova tessera magnetica, cogliendo l’occasione offerta dall’ingresso della Civica di Mestre nella rete del polo bibliotecario regionale. Poi arriveranno anche i tornelli.

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