Biblioteca chiusa per sciopero, sfila la rabbia dei lavoratori

Sabato mattina a Mestre il corteo di protesta dei dipendenti: in 17 rischiano il posto se non arriverà la proroga del contratto della cooperativa. Presidio con raccolta firme a villa Erizzo
I lavoratori durante il corteo in centro a Mestre (foto Chiarin)
I lavoratori durante il corteo in centro a Mestre (foto Chiarin)

MESTRE. Una trentina di lavoratori della biblioteca di Mestre di villa Erizzo, sabato chiusa per sciopero, hanno sfilato, rumorosi e arrabbiati per il centro di Mestre. Diciassette operatori della biblioteca, quelli che ne garantiscono l'apertura fino alle 20 e nella giornata del sabato e che gestiscono anche la biblioteca di villa Settembrini, se non arriverà una proroga per il contratto alla cooperativa per cui lavorano, rischiano il posto di lavoro. A fronte della mancata proroga al servizio, in attesa della nuova gara, infatti, la cooperativa
ha già annunciato a questi lavoratori che dal 30 giugno rimarranno a casa.

In segno di solidarietà la Filcams Cgil, assieme al settore Funziona Pubblica, ha proclamato lo sciopero del personale di biblioteche e archivi del Comune di Venezia dalle 9 alle 17 di sabato. Un presidio è stato organizzato di fronte a villa Erizzo, dove si raccolgono anche firme a sostegno del salvataggio di questi posti di lavoro. I dipendenti sono tutti laureati, con alta professionalità e vengono pagati 5 euro e 30 cent l'ora, con un contratto Multiservizi che è lo stesso applicato al settore delle pulizie. Al corteo hanno preso parte aderenti del Partito comunista dei lavoratori, altri dipendenti comunali. Al corteo ha portato la propria solidarietà anche il candidato sindaco Felice Casson, che ha segnalato come necessaria la richiesta di una proroga immediata all'appalto per lasciar la questione alla prossima amministrazione comunale.

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