Bibione, si prega per la pace nella Via crucis dell’oasi Valgrande

Prima processione del venerdì santo nell’area naturalistica partecipata da fedeli e turisti. A condurre il rito don Adel Nasr, di origini libanesi, già parroco a Corbolone e oggi a Bibione

Rosario Padovano
La Via crucis nell'oasi naturalistica di Bibione
La Via crucis nell'oasi naturalistica di Bibione

La pioggia del 18 aprile mattina non ha fermato i riti del Venerdì Santo. Il più suggestivo, che ha avuto luogo per la prima volta, ha riguardato l’oasi Valgrande, a Bibione. Dopo le 20 ha fatto ingresso la Croce.

La Via crucis nella natura è stato un successo strepitoso, ha attirato molti fedeli bibionesi e anche dei turisti. Questa mattina la pioggia aveva indotto gli organizzatori a riflettere sul da farsi, poiché i sentieri non erano ottimali.

L’opera straordinaria dei guardiacaccia e dei responsabili della struttura ha convinto anche la parrocchia a confermare la rappresentazione della Passione di Gesù cristo.

La natura ha avvolto i fedeli come un grande Getsemani, in una situazione suggestiva che, nella penombra dell’orario, ha ricordato, da vicinissimo, quello che hanno provato più di duemila anni fa Gesù e gli apostoli.

La lettura delle stazioni è stata accompagnata dalle luci artificiali. Mentre don Adel Nasr, di origini libanesi, già parroco a Corbolone e oggi a Bibione, ha invocato preghiere per la pace nel mondo così come aveva spiegato alla vigilia della processione.

Lui che proviene proprio da quella Terra Santa aveva parlato in generale di “grande bisogno di pace” ma senza specificare dove nello specifico, lasciando a Papa Francesco discorsi più impegnativi. La Via crucis in Valgrande ha superato la prova. In futuro potrà ospitare altri eventi di carattere religioso. Impegnativi riti del Venerdì Santo sono in corso in tutta la provincia. Alcune strade sono chiuse per le processioni all’esterno. Su tutte quante vigilano le forze dell’ordine, in particolare agenti di Polizia locale.

Il rito nell’oasi

 

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