Bibione, hotel con 50 lavoratori in nero

26 rumeni, 14 italiani, ma anche albanesi e tedeschi. Trovati dai finanzieri durante una verifica. Multe e denuncia
Verifiche degli agenti delle Fiamme Gialle della Tenenza di Portogruaro
Verifiche degli agenti delle Fiamme Gialle della Tenenza di Portogruaro
BIBIONE. Tutto per guadagnare di più e ridurre le spese contributive sulle spalle dei lavoratori, ma è andata male alla società proprietaria di un noto albergo di Bibione che è stato trovato dalla Guardia di Finanza con ben 50 lavoratori irregolari e con delle somme non dichiarate all'Erario. Tra i lavoratori in nero si contano 26 rumeni ma anche 14 italiani. Ma in nero c'erano anche albanesi e tedeschi. Quattro di loro sono risultati completamente «in nero» in quanto avevano continuato a lavorare nonostante il relativo contratto di lavoro fosse già scaduto da tempo. I «fuori busta» corrisposti ammontano a circa 75 mila euro.


E' stato denunciato il legale rappresentante della società e sono stati recuperati gli incassi a tassazione non dichiarati. E' nell'ambito di una verifica fiscale che la Tenenza di Portogruaro è riuscita a leggere in un planning cartaceo le cifre che la società alberghiera annotava per mantenere il lavoro in nero. Da qui i finanzieri hanno scoperto che la struttura ricettiva, nel corso delle stagioni estive 2009 e 2010, ha impiegato manodopera irregolare ed in nero. Gli emolumenti «tax free» venivano pagati utilizzando un fondo cassa creato ad hoc, nel quale confluivano le somme di denaro versate dai clienti dell'albergo, nei confronti dei quali non era stato emesso alcun documento fiscale a fronte della permanenza presso la struttura ricettiva.


Un sistema che permetteva ai proprietari dell'albergo non solo di risparmiare il versamento dei previsti contributi previdenziali ed assicurativi, ma anche di incassare somme di denaro che non sarebbero poi state dichiarate all'Erario. Contrariamente a quanto previsto dalla normativa di settore, i nominativi dei clienti «fantasma» non sono stati neanche comunicati alla competente Autorità di Pubblica Sicurezza. L'intervento ispettivo si è concluso con il recupero a tassazione degli incassi non dichiarati e con la denuncia del rappresentante legale della società. Per i lavoratori irregolari ed in nero sono state contestate le prescritte violazioni in materia di lavoro.

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