Belmond Cipriani, l’hotel della Giudecca comprato da Arnault
VENEZIA. Bernard Arnault, presidente e Ceo del gruppo Lvmh (Louis Vuitton Moèt Hennessy) rafforza la sua presenza a Venezia e dopo che, attraverso la controllata Dfs, gestisce anche il grande magazzino del lusso del Fontego dei Tedeschi, acquisisce ora anche la proprietà dell’hotel Cipriani della Giudecca.
È il «riflesso» veneziano della mega operazione con cui Lvmh ha acquisito il gruppo Belmond per 2, 6 miliardi di dollari per rafforzare la sua presenza nel mondo del settore alberghiero.
L’azienda britannica, fondata a Londra nel 1976, possiede o gestisce 46 strutture di lusso, oltre a organizzare viaggi in treno e crociere. Ha iniziato oltre 40 anni fa proprio con l’acquisizione dell’Hotel Cipriani di Venezia. La transazione dovrebbe chiudersi nella prima metà del 2019, dopo il via libera degli azionisti di Belmond e delle autorità competenti in materia di concorrenza.
Oltre all’Hotel Cipriani a Venezia, fanno parte delle proprietà di Belmond lo Splendido a Portofino, il Copacabana Palace a Rio de Janeiro, il Grand Hotel Europe a San Pietroburgo o l’Hotel das Cataratas nel Parco Nazionale Iguassu in Brasile. Nel portafogli ci sono però anche treni leggendari, come il Venice Simplon-Orient-Express e Belmond Royal Scotsman e crociere eccezionali come Belmond Road a Mandalay, in Birmania.
«Questa acquisizione aumenterà in modo significativo la presenza di Lvmh nell’ospitalità di alta gamma», ha dichiarato Arnault.
Proprio quest’anno il Belmond Hotel Cipriani ha festeggiato i sessant’anni di vita, fondato da Giuseppe Cipriani. Nel 1958, dopo l’acquisto di due ettari di terreno sulla punta della Giudecca, l’hotel aprì i battenti. Poi il passaggio di consegne prima a James Sherwood, e poi all’Orient-Express, divenuto poi Belmond Hotels. Novantasei camere, 230 dipendenti quando l’albergo è a pieno regime, gli arredi dell’architetto parigino Gérard Gallet, che ha scelto per ogni stanza pezzi d’antiquariato, stoffe Fortuny, quadri d’autore. Ora la gestione passa ai francesi di Lvmh. —
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