«Beffa per la Certosa collegamenti più lunghi»

Da domani al via i nuovi orari, gli abitanti avevano chiesto una fermata a richiesta sul Giracittà 5.1-5.2 e invece andrà in sostituzione, in via sperimentale, del 4.1-4.2

VENEZIA. Avevano chiesto l’aggiunta sperimentale della fermata su richiesta anche per la linea Giracittà 5.1-5.2, e invece si sono ritrovati con quest'ultima che da sabato andrà in sostituzione della 4.1-4.2. Sull'isola della Certosa gli addetti ai lavori in queste ore sono a dir poco furibondi, per una richiesta forse mal interpretata benché si tratti solo di una sperimentazione di qualche settimana, destinata molto probabilmente a rientrare dal 29 aprile prossimo.

«È vero che avevamo fatto la richiesta ad Actv per la 5.1-5.2, ma in aggiunta e non in sostituzione della 4.1-4.2», spiega Alberto Sonino, fondatore di Vento di Venezia. «Doveva semmai essere una integrazione, dal momento che la necessità di avere un collegamento più veloce con Piazzale Roma era un dato di fatto e, visto che entrambe le linee passano a dieci metri dal pontile della Certosa, una fermata su chiamata poteva essere la soluzione a molti problemi. Abbiamo costruito una passerella lunghissima apposta per intercettare più facilmente il servizio pubblico, e comunque questa nostra idea poteva essere valida almeno nei mesi estivi, cioè quando più gente poteva avere interesse a visitare l'isola».

Il risultato è che da domani cambierà la situazione, fatto salvo un ripensamento immediato da arte di Actv, che però al momento forse non è percorribile. Se prima da San Zaccaria si arrivava alla Certosa in 15 minuti, ora ce ne vorranno 35, perché la gente dovrà prima andare al Lido, attendere 8-10 minuti per il cambio, quindi ripartire proseguendo sul versante opposto della Giracittà.

«I trasporti servono anche a indirizzare l’utenza», rincara Alberto Sonino. «La domanda è quindi: il traffico fa le linee o viceversa? Altrimenti a Venezia avremmo mezzi diretti solo tutti su San Marco. Alla Certosa il privato si fa carico dei costi dell'isola, e al pubblico, anche per convenzione, viene almeno chiesto che i trasporti siano efficaci ed efficienti».

E sempre ieri dal Pd veneziano è arrivata la richiesta di non applicare la modifica prevista da domani, inserendo appunto una aggiunta con la linea Giracittà 5.1-5.2 in via sperimentale.

«La Certosa è un parco urbano molto amato da residenti e turisti», scrivono la consigliera comunale Monica Sambo e il responsabile traporti Maurizio Mandricardo. «Con le variazioni apportate da Actv l'accessibilità all'isola sarebbe più gravosa per alcuni sestieri della città (Dorsoduro, San Polo, San Marco e parte di Santa Croce). Tali tagli graverebbero in particolar modo proprio sui residenti ai quali, invece, l'Amministrazione deve garantire la fruizione dei beni pubblici».

Simone Bianchi

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