Bed & breakfast fasulli in via Piave multa di 20 mila euro a tre gestori

Nuovo blitz della polizia municipale: due italiani e un cinese affittavano a 35 euro a notte quattro appartamenti. Non avevano alcuna autorizzazione e non versavano al Comune la tassa di soggiorno
Di Mitia Chiarin
Agenzia Candussi, giornalista Baschieri. B&b multati a Mestre. nella foto Via Piave 40.
Agenzia Candussi, giornalista Baschieri. B&b multati a Mestre. nella foto Via Piave 40.

Continua l’azione delle forze dell’ordine contro il business degli appartamenti offerti in locazione temporanea ai turisti ma completamente privi di autorizzazione all’attività come affittacamere e bed & breakfast. Alloggi abusivi per turisti che sono presenti in massa non solo in centro storico ma anche in terraferma. E il quartiere Piave, anche per la vicinanza alla stazione di Mestre, e per i collegamenti via bus con il centro storico, è diventato una zona di espansione di queste forme di ricettività abusiva con i gestori che non versano neanche la dovuta tassa di soggiorno al Comune di Venezia.

Quattro alloggi fantasma. Quattro gli appartamenti scoperti giovedì dalla Polizia municipale di Venezia con una serie di controlli attuati dalla sezione Tributaria locale e dalle Sezioni Territoriali di Mestre coordinati dal commissario capo Raffaella Degan. Controlli che si sono concentrati in via Piave, nella zona compresa tra i civici 40, 106 e 115.

Multe da 20 mila euro. Giovedì sui tre titolari dei quattro appartamenti sono piovute sanzioni per circa 20 mila euro complessivi. Un bel salasso che non tiene conto della tassa di soggiorno che gli appartamenti “fantasma” non hanno versato al Comune di Venezia.

I sanzionati. Nei guai sono finiti due cittadini italiani e un cittadino cinese. Quest’ultimo vive in un appartamento e al piano superiore ha ricavato cinque stanze che attraverso vari portali internet dedicati agli appartamenti per turisti hanno ospitato in queste settimane spesso cittadini cinesi, coreani e canadesi. Negli altri due appartamenti pubblicizzati seppure abusivi sono stati ospiti anche vacanzieri americani. Il prezzo medio di una notte in uno di questi appartamenti non è basso: all’incirca 35 euro.

Lavoro di intelligence. «A monte di questa uscita vi è stato un importante lavoro di intelligence che ha consentito di incrociare le informazioni delle banche dati del Comune con quelle specifiche della Polizia municipale. Pubblicizzati sui maggiori siti internet di prenotazione, gli appartamenti sono risultati tutti completamente abusivi e sono stati sanzionati per mancanza di autorizzazione sia i b&b sia gli affittacamere», spiega una nota della polizia locale.

Tassa di soggiorno. Ed è emersa anche l’evasione della tassa di soggiorno: «È stato verificato che i gestori erano sconosciuti al portale dei Tributi comunali per il versamento dell’imposta di soggiorno. Ulteriori controlli verranno effettuati nelle prossime ore per verificare se gli ospiti erano stati denunciati all’autorità di Pubblica Sicurezza come prescrive la legge», dicono dai vigili. L’operazione ha avuto un esito positivo anche grazie alle segnalazioni di situazioni anomale che pervengono dai cittadini alla Polizia Municipale.

I cittadini segnalano. Collaborazione lodata da Ondina Giacomini, presidente dell’Abbav, l’associazione bed & breakfast affittacamere e appartamenti del Veneto che da tempo combatte gli abusivi del settore. «Siamo contenti che proseguano i controlli e piovano sanzioni. Ora per le attività regolari arriveranno anche le targhe di riconoscimento da affiggere all’ingresso: noi continuiamo a chiedere alla Regione di inserire sia sui siti che su queste targhe i numeri di codice delle procedure Scia o delle autorizzazioni regionali, per garantire anche i turisti, che hanno diritto di andare in alloggi regolari. Purtroppo la Regione Veneto finora non ha accolto la proposta». Ora per i tre affittacamere sanzionati dal Comune scattano denunce e il rischio di vedersi chiudere l’attività se non provvederanno subito a mettersi in regola.

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