Bebe posa per Anne Geddes: "Vaccinate i vostri bambini"

MOGLIANO VENETO. Vuole sensibilizzare i genitori a vaccinare i figli per proteggerli dalla meningite. E lo fa con immagini forti, che vogliono fare riflettere sulle mutilazioni che la meningite può provocare. La campionessa Bebe Vio, oro nel fioretto individuale ai Giochi paralimpici di Rio e bronzo di squadra, ha contratto la meningite quando aveva 11 anni. A causa della malattia le sono stati amputati gli avambracci e le gambe.
Con altri atleti nelle sue condizioni ha posato nelle immagini scattate da Anne Geddes per la campagna #WinForMeningitis, nata per diffondere il messaggio che questa patologia è prevenibile grazie ai vaccini. Insieme agli atleti sono ritratti anche piccoli modelli, immancabili nelle immagini della fotografa.
«A dieci anni aveva fatto la profilassi contro la meningite di tipo A. Allora i medici ci dissero che era troppo piccola per sottoporla alla vaccinazione contro la B. Era meglio aspettare secondo loro. Ma abbiamo sbagliato a fidarci», ha dichiarato suo padre, Ruggero. Bebe però non si è mai arresa, e ha deciso di trasformare la sua vita in un viaggio meraviglioso.
Proprio ieri, la spedizione azzurra di ritorno dal Brasile è sbarcata a Roma, forte delle sue trentanove medaglie e del nono posto assoluto tra le nazioni più medagliate. «È stato un onore poter portare il tricolore alla cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi. Grazie Luca Pancalli»: con questo tweet Bebe Vio (che prossimamente si iscriverà ad un corso di comunicazione a Fabrica) ha sintetizzato le sue emozioni da portabandiera nell'ultimo atto dei Giochi di Rio e ha ringraziato il presidente del Comitato paralimpico per averla scelta.
Ad accogliere Alex Zanardi, Assunta Legnante, Francesco Bocciardo, Federico Morlacchi, Francesca Porcellato, Alvise De Vidi, Francesco Bettella e tutti gli altri, erano in tanti, fra parenti, appassionati sportivi e non. Tutti entusiasti e raccolti sotto un pannello di saluto con la scritta “Bentornati campioni. Grazie per averci regalato un'emozione unica”. «Bravi, avete fatto onore all'Italia», è stato poi il commento di tanti viaggiatori.
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