«B&B e alloggi certificati sul portale Iris»

Venezia, il consigliere delegato per la Smart City: pubblicheremo le strutture autorizzate e consentiremo di segnalare le abusive

VENEZIA. I furbetti hanno vita breve. Dopo le recenti polemiche sullo spopolamento e sugli affitti selvaggi che stanno trasformando la città in un business turistico, spesso a scapito della residenzialità, il Comune ha dichiarato che aprirà una piattaforma sul modello Barcellona, in modo che si possa subito vedere chi è in regola e chi no. Sarà possibile segnalare eventuali strutture non regolari, ovviamente portando delle prove. Usando la piattaforma Iris, utilizzata per adesso per segnalare rifiuti o danni alle strade che deturpano la città, potrà infatti essere molto facile tramite ricerche incrociate, individuare subito se una locazione è certificata e se paga il permesso di soggiorno, in una parola se è in regola.

L’idea era venuta all’architetto Luca Battistella, consigliere delegato del sindaco per Innovazione e Smart City e parte della piattaforma Reset che ha denunciato il proliferare di stanze su AIRBNB. «Grazie ad alcuni fondi per la Città metropolitana» ha spiegato Battistella «possiamo dare vita a un sistema che permetta subito di vedere se una struttura è certificata. L’innovazione digitale ci può aiutare in questo per trovare i furbetti, ma anche per dare la possibilità ai cittadini di denunciare strutture abusive». Entusiasta ma più cauta Alessandra Poggiani di Venis, convinta che l’idea sia ottima e che vada implementata con accordi tra le piattaforme come Airbnb e le altre, in modo che si possa costruire una rete di controlli efficienti e organizzati. Il modello di riferimento è Milano che nel 2015 ha stipulato un accordo con Airbnb affinché chi usufruisce del servizio paghi direttamente la tassa di soggiorno. «Da un punto di vista tecnico» ha spiegato «si può fare nel giro di due settimane, ma prima bisogna formare la squadra di persone che potranno gestire questo sistema e individuare tra il personale chi può monitorare le segnalazioni».

Oltre al personale bisogna infatti anche avviare un processo di educazione della cittadinanza e valutare fino in fondo le leggi in corso. Sta di fatto che se Iris diventerà davvero una piattaforma che ospita strutture certificate dove il cittadino può denunciare abusi, un grande passo potrebbe essere fatto per bloccare l’affitto selvaggio. «Abbiamo in mente di sfruttare l’innovazione digitale» prosegue Battistella «anche per predisporre all’ingresso del Ponte della Libertà un sistema di controllo immediato, che verifichi subito se una persona è in regola con il bollo e altri requisiti necessari».

Barcellona ha chiesto la collaborazione cittadina attraverso un sito web dove si può denunciare la presenza di appartamenti irregolari, come già accade a Berlino e per chi sgarra la multa non è come qui irrisoria, ma di ben 600.000 euro.

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