B&B e affittacamere abusivi, ma pubblicizzati su internet: scattano 40 mila euro di multa

Vigili in via Piave a Mestre, tra alloggi stipati di persone e "alberghi" fantasma
Via Piave
Via Piave

MESTRE . Proprietari di appartamenti incuranti di tutto, norme igieniche e fisco, pronti a riempire all'inverosimile di inquilibni le proprie abitazioni, pur di fare cassa: è quello che hanno scoperto - una volta di più - gli agenti della Polizia municipale di Venezia, che hanno puntato il focus sulle attività ricettive.

Così nella mattinata di ieri, giovedì 23 giugno, personale della Sezione Tributaria locale e delle Sezioni Territoriali di Mestre coordinati dal Commissario Capo Raffaella Degan ha controllato la situazione di quattro appartamenti offerti in locazione temporanea ai turisti: all'origine del servizio, un importante lavoro di intelligence che ha consentito di incrociare le informazioni delle banche dati del Comune con quelle specifiche della Polizia municipale.

Pubblicizzati sui maggiori siti internet di prenotazione, gli appartamenti sono risultati tutti completamente abusivi e sono stati sanzionati per mancanza di autorizzazione sia i b&b sia gli affittacamere. E' stato anche  verificato che i gestori erano sconosciuti al portale dei Tributi comunali per il versamento dell'imposta di soggiorno.

"Ulteriori controlli", assicura un comunicato della Polizia Municipale, "verranno effettuati nelle prossime ore per verificare se gli ospiti erano stati denunciati all’autorità di Pubblica Sicurezza come prescrive la Legge di Pubblica Sicurezza".

 I gestori delle strutture, tutte situate nella zona di via Piave, sono di nazionalità italiana e cinese.

L'operazione ha avuto un esito positivo anche grazie alle segnalazioni di situazioni anomale che pervengono alla Polizia Municipale in linea con l'auspicato spirito di collaborazione tra cittadini e Amministrazione.

    Complessivamente sono state comminate sanzioni per circa 20 mila euro.

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