Bazar abusivo in spiaggia discarica nel parcheggio
SOTTOMARINA. Bazar abusivo davanti, discarica dietro. I concessionari balneari in questa estate non hanno tregua assediati su tutti i fronti dagli effetti, diretti e indiretti, del mercatino abusivo che occupa la battigia della zona nord. Al cronico problema del suk si è aggiunto, nel lato parcheggi, quello dei rifiuti, di ogni tipo e di ogni dimensione, lasciati dai venditori abusivi alla fine dell’attività giornaliera.
Malgrado i blitz e le minacce di multe, solo promesse, ai clienti e a chi incoraggia il fenomeno (affittando appartamenti, capanne e spazi in cui depositare alla sera i borsoni di merce contraffatta), tutto è rimasto come prima.
I blitz lasciano il tempo che trovano e di multe non se sono viste. Il neosindaco Alessandro Ferro ha promesso gli steward, ma se ne parlerà solo il prossimo anno quando, forse, il bilancio consentirà di prevedere un capitolo di spesa per la sorveglianza speciale in spiaggia.
Nel frattempo il suk è rimasto massiccio e fiorente per tutta l’estate. Anzi, al problema ben evidente sulla battigia, si è aggiunto un effetto collaterale sulle retrovie. Contingenza che denuncia anche il consigliere della Lega Marco Dolfin.
«Tutti a stracciarsi le veste per il mercato abusivo», spiega l’esponente del Carroccio, «ma nei fatti poi non si è fatto un granché per contrastarlo, in primis dalla neogiunta Cinque stelle che aveva promesso anche la linea dura delle multe ai clienti. Vi è però anche un secondo effetto, il degrado e la violazione delle norme non avviene solo nella zona battigia, ma anche nelle aree limitrofe, pubbliche o private in concessione, in particolare nei parcheggi. Questi venditori dopo aver svolto la loro attività irregolare lasciano i loro “regali” alla città, rifiuti di ogni tipo abbandonati per terra».
I concessionari quindi convivono di giorno con la presenza dei venditori sul bagnasciuga e di sera con i cumuli di rifiuti lasciati nelle retrovie. «Chi si accolla l’onere di pulire?», si chiede Dolfin, «i gestori degli stabilimenti o come sempre le spese verranno ripartite tra tutti i contribuenti? Occorre affrontare il problema in tutte le sue implicazioni e evitare che l’immagine della città continui a essere offuscata».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia