Battuta per 737 mila dollari un'opera di Venini progettata da Stearns
MURANO. Settecentotrentasette mila dollari. Un prezioso vetro di Venini dell’artista Thomas Stearns è stato aggiudicato qualche giorno fa a New York, battendo ogni record nella storia e diventando l’opera muranese più pagata di sempre. L’acquisto è avvenuto nella sede della casa d’aste Wright, all’interno della vendita «Important Italian Glass: A private Chicago Collection». L’opera, che ha stregato il segretissimo o la segretissima acquirente, è un pezzo da collezione dell’artista Stearns, soffiato a Murano dal maestro Venini.
Si chiama «La Sentinella di Venezia» e risale agli anni Sessanta, quando l’americano trascorse un periodo breve, ma intenso, nell’isola. «Stearns ha stravolto quella che era la regolarità richiesta da chi lavorava il vetro di Murano» spiega la studiosa Rosa Barovier «L’artista ha portato una ventata di novità a Murano perché ha rotto i canoni classici, rivoluzionando anche l’arte dei maestri artigiani. Le sue opere sono come pennellate. Lui e Venini sono molto amati in America».
Venini rivela in questo lavoro la straordinaria capacità di unire in un solo elemento alcune delle tecniche più significative dell’arte vetraria: la soffiatura, l’incisione e le murrine. Esistente in sole due copie, la Sentinella sembra in effetti una pennellata. Le sfumature di colori, realizzate dal maestro muranese, le donano dinamicità e compostezza, oltre a un’impeccabile eleganza. All’asta newyorchese si è distinto anche il vaso Con Macchie, firmato da Fulvio Bianconi per Venini nel 1950.
In questo caso l’opera, stimata fra 90 e 120 mila dollari, è stata venduta a 149 mila dollari. Dalla collaborazione fra Bianconi e la fornace Venini sono nati molti pezzi di prestigio, presenti nelle serie Fasce, Spicchi e Pezzati e venduti in questa asta.
La Sentinella però li ha battuti tutti, riportando Murano sul podio dei vetri più amati al mondo. Stimata tra i 300 e i 500 mila dollari, l’opera ha ampiamente superato ogni aspettativa. Di sicuro chi l’ha voluta non ha badato a spese e ora se la potrà contemplare come uno dei pezzi più importanti al mondo. Non sappiamo dove sia finita, ma di sicuro la Sentinella di Venezia porta con sé anche un po’ della sua città d’origine, nel nome e anche in quelle sfumature dorate che tanto richiamano i riflessi dell’acqua sui palazzi veneziani al tramonto.
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