Battaglia per l’Osellino «Rimanga percorribile»

Favaro. Animato incontro pubblico su variante al Prg e questione espropri «I lavori non devono strozzare la navigabilità». Presto una commissione aperta
Di Marta Artico

FAVARO. «Lasciate che l'Osellino rimanga percorribile». Affollato incontro pubblico mercoledì a Favaro, che aveva per ordine del giorno il progetto di riqualificazione del basso corso del Marzenego ma che verteva, nello specifico, sulla procedura di apposizione di vincolo all’esproprio richiesto dal Consorzio Acque Risorgive. Il progetto di riqualificazione dell’asta dell’Osellino consentirà la prosecuzione delle opere dal manufatto alle Rotte sino alla foce del canale, dall’incrocio di via Vespucci a Tessera. Molti tra abitanti, gruppi, cantieri nautici e associazioni però, sono sul piede di guerra e l’hanno dimostrato durante la commissione congiunta (Mestre e Favaro) che si è riunita mercoledì pomeriggio, che aveva all’esame la variante al Prg legata all’intervento a doppio filo e destinata ad avviare gli espropri per una ottantina di proprietà private che insistono lungo gli argini del fiume Osellino. Le rive dovrebbero essere per definizione demaniali, cosa che però, non è. E siccome sul piatto c’è anche il progetto di costruzione del percorso ciclabile che proseguirà lungo la cosiddetta “ciclovia delle barene” per arrivare fino a Forte Bazzera, è bene che il Consorzio non trovi ostacoli di sorta.

Sullo sfondo dell’assemblea però, il mal di pancia di chi il canale lo vive e protesta per la limitazione della navigabilità dell’asta fluviale. Oltre 700 firme sono state già raccolte contro la chiusura alle “porte vinciane”. «Attenzione», ha messo in guardia Giorgio Ragazzoni segretario di Vivere la Laguna, «questo è l’atto finale, fatto questo passaggio possono iniziare i lavori e dunque lo strozzamento della navigabilità, è bene stare in allerta».

L’associazione “La Salsola” ha già inviato al sindaco Orsoni, alla commissione di Salvaguardia e alla Soprintendenza una lunga osservazione, con varie proposte alternative. Presenti mercoledì i soggetti coinvolti in prima persona, tutti lì per discutere non tanto degli espropri, quanto di cosa accadrà durante e post cantiere. Da una parte c’è l’esigenza di rendere più praticabile l’Osellino, dall’altra disinquinare l’asta fluviale.

«La serata è stata vivace», spiega il delegato all’Ambiente, Paolo Vettorello, «anche se il tema non era quello della navigabilità, ma del progetto legato agli espropri: nonostante ciò nel documento che produrremo per l’approvazione in consiglio comunale della variante, necessaria perché ultimo atto che consentirà di dare il via ai lavori, metteremo per iscritto un ordine del giorno collegato che porrà l’attenzione proprio sulla regolamentazione dell’accesso alla laguna». Prosegue: «Ci siamo impegnati a convocare una nuova commissione aperta, per trattare la questione, sempre assieme a Mestre, alla presenza del Consorzio Acque Risorgive».

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